L'Atalanta fa il suo esordio a Torino: pochi cambi in panchina, ma un'ottima formazione
C'è voglia di calcio giocato, c'è bisogno di rivedere l'Atalanta vincere e convincere dopo un'estate fatta di tante voci e pochissimo pallone
di Fabio Gennari
Qualunque squadra di alto livello, se venissero a mancare cinque titolari, andrebbe in difficoltà. Anche quelle compagini che hanno una rosa lunga, semplicemente perché ci sono pochissimi esempi nel mondo (non solo in Italia) in cui un allenatore ha 15 o più calciatori dello stesso livello, completamente intercambiabili. Eppure l'Atalanta di Gasperini di scena questa sera al "Grande Torino" contro i granata (fischio d'inizio ore 20.45, diretta DAZN) sarà una squadra comunque competitiva e con in campo valori importanti.
Per i nerazzurri ci sarà l'esordio di Musso e Demiral in serie A, in difesa la linea sarà completata da Djimsiti e Palomino che sono due garanzie per il gioco dei bergamaschi così come in mezzo al campo, senza de Roon e Freuler, le chiavi della manovra saranno affidate a Pasalic e Pessina, elementi di grande sostanza che non fanno di certo lo stesso lavoro degli assenti, ma ai quali non manca nulla per infondere fiducia. Davanti, Malinovskyi e Ilicic saranno a supporto di Muriel per un attacco che, paradossalmente, presenta incognite solo per lo sloveno (il cui valore è comunque altissimo).
Il problema principale di Gasperini è la mancanza di cambi dello stesso livello dei titolari. Il solo Miranchuk, fantasista russo che è chiamato alla definitiva consacrazione in questa stagione, è quanto di più vicino ai titolari si possa trovare in panchina, mentre per il resto sono tutti ragazzi che vanno ancora scoperti ai livelli che l'Atalanta ha ormai raggiunto da alcune stagioni. Magari qualcuno stupirà ma, oggi, non ci sono grandi certezze su cui appoggiarsi.
Con tutto il rispetto che serve verso gli avversari, soprattutto in queste situazioni, il Torino è un cantiere aperto e la solidità del gioco atalantino, le certezze del gruppo e la voglia di partire con il piede giusto, pensando che già sabato prossimo con il Bologna ci sarà molta meno emergenza, devono essere tre solide basi su cui poggiare la ricerca di un successo importante nella gara d'esordio. Il mercato e le trattative, per qualche ora, vanno messe in un angolo: oggi contano solo i 22 in campo, quelli in panchina e la palla che rotola.