Dalla paura di morire sul Bianco al ritorno a Bergamo: Cristian è salvo (e adesso si sposa)
L'alpinista, precipitato per oltre 30 metri sul Dente del Gigante, è stato trasferito nella notte tra il 19 e il 20 agosto all'ospedale di Bergamo
Trascorse 24 ore in terapia intensiva, passata la paura, Cristian Garavelli e Michela Fenili si erano già riabbracciati all'ospedale Le Chal di Contamine-sur-Arve, in Alta Savoia, dove l’alpinista trentenne era ricoverato da lunedì (16 agosto) dopo essere precipitato nel vuoto sul Monte Bianco.
Adesso, dopo essersi parzialmente ripreso, il giovane e la sua compagna sono tornati a casa: Cristian è stato trasferito nella notte tra il 19 e il 20 agosto con un’ambulanza del Comitato di Bergamo hinterland della Croce Rossa in ospedale a Bergamo. È ricoverato in terapia subintensiva, sotto osservazione, in attesa di eseguire tutti gli accertamenti e capire in che modo procedere nelle terapie.
Per i medici francesi che per primi l’hanno soccorso, l’alpinista è vivo per miracolo. Cristian, originario di Cologno al Serio e residente ad Azzano San Paolo, aveva trascorso due ore appeso a quattromila metri di quota sul Dente del Gigante, in balia del vento. Poi le forze lo avevano abbandonato ed era precipitato nel vuoto per oltre trenta metri. Sbattendo contro le rocce si è però procurato alcuni traumi. È probabile che possa essere operato al polso, fratturato, ma i medici bergamaschi vogliono anche controllare lo stato delle eventuali lesioni agli organi interni.
All’indomani dell’incidente Cristian aveva raccontato ai cronisti che, mentre cadeva, convinto di morire, il suo ultimo pensiero era andato a Michela e al cane. Ora che il peggio pare essere ormai alle spalle, la coppia ha un sogno: «Vogliamo coronare il nostro sogno d’amore - ha raccontato Michela a L’Eco di Bergamo -. Faremo il possibile per sposarci in chiesa tra un paio di settimane, nella data che ci siamo prefissati. Abbiamo rinviato le nostre nozze per quattro volte. Adesso speriamo di farcela».