l'annuncio dei parlamentari leghisti

Stop alle "classi pollaio": alle scuole bergamasche 6,6 milioni per interventi edilizi

I contributi serviranno a finanziare l’affitto di locali da aggiungere alle aule per la didattica, noleggiare arredi o eseguire lavori di messa in sicurezza e ampliamento delle aule

Stop alle "classi pollaio": alle scuole bergamasche 6,6 milioni per interventi edilizi
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In aggiunta ai 6,2 milioni di euro di contributi ministeriali destinati alla sanificazione delle aule e al potenziamento degli impianti di aerazione, nella Bergamasca arriveranno ulteriori 6,6 milioni per l’eliminazione delle cosiddette classi pollaio.

Ad annunciare lo stanziamento dei fondi ministeriali sono stati i parlamentari bergamaschi della Lega, spiegando che «la misura fa parte degli interventi previsti per favorire l’avvio in presenza e in sicurezza del prossimo anno scolastico. La somma è stata distribuita tenendo conto, in via prioritaria, della quantità di alunni presenti e, per la prima volta, delle classi numerose».

I contributi serviranno a finanziare l’affitto di locali esterni alle scuole, da aggiungere alle aule per la didattica, oppure per eseguire lavori di edilizia leggera. Nel complesso sono una cinquantina gli istituti che ne beneficeranno dopo averne fatto richiesta, distribuiti in tutta la provincia.

«Le candidature sono rimaste aperte dal 6 al 13 agosto – aggiungono i parlamentari leghisti - e sono state divise secondo tre diverse tipologie di intervento: per gli affitti e relative spese; per i noleggi di strutture modulari; per i lavori di messa in sicurezza delle aule e di adeguamento degli spazi».

A livello nazionale si tratta di un contributo totale di 26 milioni di euro per gli affitti, 43 milioni per i noleggi degli arredi e 175 milioni per gli interventi di edilizia leggera. «Anche questo è un deciso cambio di passo rispetto alla sconcertante gestione dell’ex ministro Lucia Azzolina - concludono i deputati e senatori del Carroccio -. Ringraziamo il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso che ha voluto dare una svolta improntata al pragmatismo per puntare a un miglioramento strutturale delle scuole italiane».

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