10 frasi in bergamasco su Sant’Alessandro (oggi che è la sua festa)
di Vecchio Daino
Oggi non si può non pensare al nostro Santo patrono, quel Sant’Alessandro che dal Duomo assiste ogni giorno alle nostre vicissitudini. Qualcuno andrà a Messa, qualcun altro rievocherà i bei tempi andati, in molti assisteranno allo spettacolo pirotecnico. Sarà un modo per rinnovare e rafforzare il nostro senso di appartenenza a una comunità, salutando anche, purtroppo, la bella stagione.
1. Sperém che l’varde zó
È lecito aspettarsi grazie e protezione dal nostro patrono, con il quale possiamo intrattenere un rapporto più familiare, senza stare a scomodare Ol Signùr, che di solito ha ben altro da fare. [Trad.: Speriamo che guardi giù]
2. L’è la fì de l’estàt
Per noi tutti la celebrazione del Santo patrono coincide con un evento meteorologico, la fine dell’estate. Per questo ogni ricorrenza porta con sé anche un velo di tristezza per la conclusione della bella stagione. [Trad.: È la fine dell'estate]
3. Casse dét ol có ‘n cèsa
Almeno una visitina in una delle chiese dedicate al Santo è d’obbligo, almeno in questa giornata. A molti di noi non c’è bisogno di ricordarlo. Ad altri non c’è il pericolo che venga in mente. [Trad.: Metto la testa in chiesa]
4. Me se regórde la féra de s-cèt
Tutti i ricordi del passato hanno un sapore particolare. Come quello dello zucchero filato che molti di noi hanno assaggiato proprio durante la Fèra per eccellenza, quella di questi giorni. [Trad. Mi ricordo la fiera quand'ero ragazzo]
5. Ma st’an i farà i föch?
Una parte importante dei festeggiamenti è riservata ai fuochi, un appuntamento imperdibile per intere generazioni. Oggi la sensibilità verso gli animali e l’ambiente ne hanno un po’ intaccato il fascino. [Trad.: Ma quest'anno faranno i fuochi?]
6. E pensà che l’èra ü soldàt
Anche nel terzo secolo dopo Cristo c’erano i conflitti di religione. Il rifiuto del Santo di perseguitare i cristiani, a prezzo della vita, ci sembra difficilmente applicabile al contesto di oggi. [Trad.: E pensare che era un soldato]
7. L’è piö ol Sant Alissànd de öna ólta
È inevitabile perdere, insieme con l’avanzare dell’età, la freschezza e l’intensità delle sensazioni. Ed è per questo che alcuni deplorano la perdita di energia della devozione e della partecipazione. Ma forse il decadimento è reale. [Trad.: Non è più il Sant'Alessandro di una volta]
8. A l’me piàs èdel isberlüs
Da lassù, in cima al Duomo, Sant’Alessandro distribuisce i riflessi della sua presenza equamente, ogni volta che un raggio di sole lo colpisce. È un po’ come esserci sempre vicino, con segnali piccoli ma sempre luminosi. [Trad.: Mi piace vederlo luccicare]
9. Sant Alissànd daquaröl, o che l’piöv o che l’sa döl
Non poteva mancare il riferimento meteo, testimonianza dei nostri trascorsi contadini. A giudicare dal comportamento del cielo in questi giorni, sembra che la saggezza popolare abbia, ancora una volta, ragione. [Trad.: Sant'Alessandro acquarolo, o che piove o che si duole]
10. Ma l’è chèl de la colòna o de la Mórla?
Qualcuno equivoca e pensa che i Santi siano due. In realtà le due chiese, quella “in captura” in via dei Cappuccini e quella “in colonna” in Via Sant’Alessandro segnalano due tappe del suo martirio, la cattura e la decapitazione. [Trad.: Ma è quello della colonna o della Morla?]