L'1 settembre i No Green Pass vogliono bloccare la stazione di Bergamo (e non solo)
Da mercoledì servirà la certificazione anche per salire su treni, aerei, autobus e traghetti. «Non ci fanno partire? Allora non partirà nessuno»
Dopodomani la protesta del popolo contro il Green Pass si sposta dalle piazze alle stazioni ferroviare, compresa quella di Bergamo. A partire da mercoledì 1 settembre, infatti, la certificazione si dovrà necessariamente mostrare anche per salire a bordo di un aereo, di un traghetto, di un treno a lunga percorrenza come gli Intercity o le Frecce ad alta velocità e, infine, di un autobus interregionale.
La logica con cui i più strenui oppositori al vaccino propagandano la manifestazione non fa una piega: «Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? – si legge più o meno ovunque sui gruppi social in cui corre la protesta – Allora non partirà nessuno». Il che significa che per l’arroganza e l’egoismo di una minoranza di persone, studenti e pendolari potrebbero avere non pochi problemi a spostarsi mercoledì.
Fortunatamente per chi ha la necessità di salire a bordo di un treno, l’appuntamento in piazzale Marconi è fissato non di prima mattina, durante gli orari di punta, bensì alle 14.30. Il blitz vero e proprio scatterà poi alle 15. «Si entra e si rimane fino a sera», garantiscono gli organizzatori, promettendo un blocco totale delle stazioni.
Come riportano i colleghi del portale News Prima, le proteste «contro la dittatura instaurata, la truffa Covid, gli obblighi vaccinali e il passaporto schiavitù» continueranno anche giovedì e settembre, giorno in cui i manifestanti dovrebbero ritrovarsi all’esterno dei palazzi delle Regioni. Nelle giornate successive sarebbero in programma anche presidi organizzati sotto le sedi dei mezzi di comunicazione, proteste nelle piazze e, infine, un appuntamento fissato lunedì 6 settembre 2021 fuori da Palazzo Montecitorio.
Cosa cambia dall'1 settembre
Aereo: per tutti i voli nazionali sarà obbligatorio il Green Pass. Per i voli in Europa era già necessario: in Ue però una sola dose di vaccino non basta. Il Green Pass ha, infatti, validità in Europa solo 14 giorni dopo aver concluso il ciclo vaccinale. Fuori dall'Ue, invece, le regole cambiano da Stato a Stato. Dall'1 settembre, invece, per viaggiare in Italia servirà aver ricevuto almeno una dose di vaccino o essere guariti dal Covid oppure un tampone negativo.
Navi e traghetti: il Green pass diventa obbligatorio per accedere a navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale. Se il traghetto collega due luoghi della stessa regione non sarà necessario il possesso della certificazione verde. Unica eccezione, prevista nel decreto, riguarda i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina: nonostante interessino due regioni (Sicilia e Calabria), per accedere ai traghetti non servirà il Green Pass.
Treni: il certificato sarà obbligatorio solo per Intercity, Intercity Notte e Alta Velocita (cioè tutte le Frecce). Niente certificazione obbligatoria i regionali, anche se effettuano servizio a cavallo tra regioni.
Autobus: Green pass sarà obbligatorio per gli autobus che svolgono un servizio "in modo continuativo o periodico" su un percorso che collega più di due regioni. Obbligo anche per gli autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente (esclusi quelli impegnati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale).
Metro e bus urbani: niente Green Pass per il trasporto locale: metropolitane, bus urbani e regionali sono esclusi dalle nuove regole.
Chi è esente? Tali regole non si applicano ai minori di 12 anni e ai soggetti che non possono vaccinarsi per motivi di salute