Baluardi difensivi

Musso e Demiral, passa da loro due la stagione dell'Atalanta: serve prendere pochi gol

Si parla molto dell'attacco, ma la verità è che la stagione può essere decisa con un miglior rendimento del pacchetto arretrato

Musso e Demiral, passa da loro due la stagione dell'Atalanta: serve prendere pochi gol
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Che l'Atalanta in attacco abbia ormai automatismi che le permettono di essere sempre molto pericolosa ormai è dimostrato in modo oggettivo dagli ultimi tre anni di campionato. Tralasciando le tante reti segnate in Coppa Italia e Champions League, i nerazzurri in Serie A sono risultati il miglior reparto offensivo rispettivamente con 77, 98 e 90 gol segnati dal 2018 in avanti. E anche se i giocatori rimasti son tutti di un anno più vecchi, è chiaro che in difesa la Dea possa fare qualcosa di meglio.

Nelle stesse stagioni gli uomini di Gasperini sono risultati essere la sesta difesa (2018/19), poi la quinta (2019/20) e ancora la quinta (2020/21). Con o senza Romero, la differenza in termini numerici è stata quasi insignificante: 46 gol presi tre anni fa, 48 reti nel 2019/20 e 47 con il centrale argentino in campo, ovvero nel campionato 2020/21. Questo dettaglio dimostra che anche se c'era in rosa uno dei giocatori più forti dell'ultima stagione di A, l'Atalanta ha un gioco che porta grandi benefici in avanti ma scopre, inevitabilmente, il campo alle spalle della linea difensiva.

Come invertire la rotta? Gasperini ha chiesto con forza a inizio stagione di avere un nuovo portiere, l'investimento su Musso è importante e se decidi di cambiare Gollini con un ragazzo che arriva dall'Udinese e costa 20 milioni (cash), significa che hai la precisa convinzione che in quel ruolo la squadra possa fare molto di più. Allo stesso tempo, inserire Demiral per Romero con la piena convinzione che sia quanto di meglio ci sia in circolazione significa vedere già più avanti. Ricordiamolo: quando Gomez andò via, Gasperini disse alla società che saremmo diventati più forti. Ha avuto ragione, lo dimostrano i risultati della seconda parte della scorsa stagione.

Musso-Demiral, con la conferma di Toloi e Djimsiti e lo straordinario avvio di stagione di Palomino, rappresentano certezze molto importanti, per un Gasperini che ha a disposizione anche Lovato (classe 2000) e che ha già messo nel mirino il 2003 Scalvini, definito il nuovo Bastoni. Il campo dirà tante cose, la Dea per ora ha iniziato con un gol casuale preso a Torino e il "clean sheet" contro il Bologna: non resta che attendere le prossime puntate per capirne di più.

Seguici sui nostri canali