È iniziata la vendemmia! Incrociando le dita, il 2021 sarà un'ottima annata
Il clima e il meteo non hanno aiutato, ma gli acini, seppur pochi, sono di qualità. Alcune aziende bergamasche raccontano sensazioni e speranze
di Elisa Ronzoni
Nella Bergamasca in queste settimane sta prendendo il via la vendemmia 2021. La raccolta dell’uva è già iniziata con le basi spumante, mentre ora si procederà, in leggero ritardo, con i bianchi fermi. A metà mese, poi, inizierà la vendemmia dello Chardonnay e dell’Incrocio Manzoni. La raccolta si protrarrà fino a ottobre con le vendemmie dei vigneti di Merlot, a seguire il Moscato e per ultimo il Cabernet.
Bergamo, come gran parte della Lombardia, ha dovuto fare i conti con le gelate tardive primaverili, gli episodi di grandine e le raffiche di vento, oltre che con la siccità in alcune aree, sperando che ora non ci siano ulteriori colpi di scena a livello meteorologico. In pochi giorni, infatti, può cambiare completamente la situazione: l’innalzamento delle temperature, ad esempio, accelera lo maturazione e alza la gradazione zuccherina degli acini, modificandone lo stato e i tempi della vendemmia.
Considerata la situazione meteorologica che ci si è trovati ad affrontare, si stima un calo quantitativo, mentre la qualità dell’annata dipenderà sia dell’andamento delle temperature nelle prossime settimane, sia dalla frequenza delle grandinate, che risultano impattanti sui vigneti e di conseguenza sulle quantità prodotte. Il maltempo estivo, con fenomeni anche violenti, ha condizionato la vendemmia nel territorio bergamasco. Nonostante questi imprevisti, però, i nostri produttori rimangono fiduciosi su quello che sarà il risultato.
Anche se la stagione è partita in ritardo a causa di una primavera più fredda, l’arrivo del caldo nel mese di maggio ha riequilibrato lo stato vegetativo delle piante, permettendo una buona fioritura, con frutti caratterizzati da un buon vigore. Questo ha fatto sì che l’uva passata indenne dalle grandinate sia rimasta un buon prodotto. A confermare come l’andamento delle stagioni abbia il potere di conferire peculiarità diverse, determinando anche la qualità del vino, è Sereno Magri, dell’omonima azienda agricola, che commenta direttamente dal suo vigneto a Scanzorosciate, proprio mentre seleziona gli acini migliori: «Anche oggi si percepisce un clima favorevole, ventilato ma asciutto, che grazie a una giusta escursione termica ha favorito una buona maturazione dell’uva. I fiori hanno dato molti frutti e gli acini sono belli e sani».
Sempre di Scanzorosciate è anche Stefania Castoldi, titolare dell’azienda De Toma, la quale ci dice che osservando il grappolo in pianta si può notare come il maltempo, fortunatamente, non abbia rovinato eccessivamente gli acini buoni. Questo, dunque, lascia pensare che sarà una buona annata.