Test di Medicina, se le domande sbagliate fossero quattro? La segnalazione di una prof bergamasca
Una docente di matematica di una scuola superiore di Bergamo ha scoperto che anche la domanda di matematica numero 56 conterrebbe un errore
Tre domande del test d’ingresso per la facoltà di Medicina e chirurgia sono finite sotto la lente d’ingrandimento del Ministero dopo che, nei giorni scorsi, sarebbero emersi errori nella formulazione dei quesiti. La contestazione è montata fino ad arrivare tra i banchi del parlamento, con un’interrogazione depositata dal deputato pentastellato Manuel Tuzi, ma potrebbe non essere finita qui.
Le domande errate, che altererebbero il punteggio finale facendo e di conseguenza la graduatoria per accedere al corso di laurea, potrebbero essere quattro. Una professoressa di matematica di una scuola superiore di Bergamo ha infatti scoperto che anche la domanda di matematica numero 56 conterrebbe un errore.
«Sembra un dettaglio – scrive la docente che ha segnalato il caso alla nostra redazione -, ma per come è scritto nella risposta A, ritenuta corretta, tutti i numeri tra 0 e pigreco, compreso quest’ultimo numero, sono soluzioni della disequazione, e questo non è vero. È corretto invece affermare che tutti i numeri tra 0 e pigreco, escluso quest’ultimo numero, sono soluzioni della disequazione. Questa attenzione e questo formalismo delle parentesi sono ben sottolineati a partire dal biennio della scuola secondaria di secondo grado».
Gli altri tre interrogativi incriminati sono il secondo di logica, quello di chimica numero 21, comparso tra le domande di logica e con una risposta ritenuta non corretta, e la domanda di biologia numero 23 che sarebbe stata formulata in modo ambiguo. Da Roma hanno fatto sapere che tutte le segnalazioni verranno prese in esame; se le domande fossero ritenute effettivamente sbagliate potrebbero anche essere annullate ai fini del calcolo del punteggio finale.
Venerdì scorso erano in 76 mila i diplomati che si sono presentati al test nella speranza di conquistare uno dei 14 mila posti messi a disposizione per Medicina o dei 1.200 disponibili per la facoltà di Odontoiatria.