Terza dose di vaccino: somministrazioni a 150 mila lombardi fragili. Ecco come prenotare
Verso la metà di ottobre si aprirà agli anziani ricoverati in Rsa e, a seguire, agli over 80 e al personale sanitario
Prende il via oggi, lunedì 20 settembre, la terza fase della campagna vaccinale anti-Covid in Lombardia, ossia quella dedicata alla somministrazione di una terza dose ai pazienti più fragili, alle persone affette da più patologie, oppure ai malati immunocompromessi. Una fase che sarà temporalmente sovrapposta sia al completamento delle vaccinazioni di massa, le cui prenotazioni si sono impennate dopo l’estensione dell’obbligo Green Pass per accedere al posto di lavoro, sia alla campagna antinfluenzale, prevista da metà ottobre a metà dicembre.
A oggi, l’86,8 per cento dei lombardi ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre l’81,2 per cento ha completato il ciclo vaccinale: una platea pari a 7.322.192 di cittadini completamente vaccinati. «Progressivamente – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti – si sta passando da una situazione di emergenza a una di normale operatività. Le strutture e le risorse impiegate per questa nuova fase saranno le stesse coinvolte fino a oggi».
La fase 3 di vaccinazione avrà una capacità produttiva che oscillerà da un minimo di 20 mila a un massimo di 65 mila somministrazioni al giorno.
A chi è dedicata la terza dose e come prenotarsi
Nel complesso la platea di pazienti immunocompromessi della Lombardia conta circa 150 mila cittadini. Questa mattina, secondo quanto riferito dal coordinatore della campagna Guido Bertolaso, negli ospedali lombardi sono stati convocati i primi 2.500 trapiantati per ricevere la terza dose di vaccino.
Le dosi addizionali verranno inoculate «non prima di quattro settimane dalla seconda» e verranno utilizzati indifferentemente i vaccini a mRna. Le modalità di prenotazione restano le stesse di sempre: i cittadini trapiantati e immunocompromessi possono già fissare il proprio appuntamento collegandosi al portale online di Regione Lombardia.
Intorno all'11 o al 15 ottobre, e comunque non appena il Governo fornirà le indicazioni richieste, la Lombardia è pronta a partire con le somministrazioni addizionali anche per gli ospiti delle Rsa (una platea di circa 80 mila persone), per gli over 80 (circa 680 mila lombardi) e per il personale sanitario (circa 396 mila persone). Per questi soggetti il richiamo non verrà inoculato prima di sei mesi dalla seconda dose.
I centri utilizzati per le vaccinazioni
Gli immunocompromessi verranno vaccinati nei centri vaccinali, negli ospedali e a domicilio. Gli ospiti delle Rsa all’interno delle strutture dove sono ricoverati, mentre gli over80 potranno vaccinarsi in farmacia e negli studi dei medici di medicina generale, oltre che nei centri territoriali e a domicilio.
«Gli effetti positivi delle vaccinazioni si notano – osserva il presidente Attilio Fontana -. Per il terzo mese siamo in zona bianca e sia l’occupazione ospedali degli ospedali, sia l’incidenza sono tra i migliori di tutto il Paese, il che ci lascia ben sperare per il futuro. Stiamo ragionando anche di mettere a disposizione le nostre capacità e risorse a favore dei popoli che non hanno la possibilità di affrontare con i dovuti mezzi la campagna vaccinale. La lotta al virus va affrontata a livello mondiale».
In particolare, la Lombardia starebbe pensando di aiutare la popolazione della Sierra Leone, ma questa eventualità deve ancora essere presentata al Governo e formalizzata.