Demiral e l'impresa di sostituire Romero: la strada è giusta, ma senza fretta
Il centrale è in crescita e contro il Sassuolo ha fatto bene. Nonostante qualche sbavatura, le prestazioni migliorano
di Fabio Gennari
Il paragone (che non regge, per ora) è tra il Demiral di oggi e il Romero che ha chiuso la stagione scorsa da miglior difensore della Serie A e vincitore della Copa America: sono chiaramente due giocatori diversi. Il percorso che il turco ha iniziato, tuttavia, sembra quello giusto per poter diventare un difensore di alto livello grazie al lavoro sul campo con mister Gasperini. Attenzione, non è mai un dettaglio: in tutti i giocatori dell'Atalanta che si mettono in luce c'è un contributo determinante del tecnico di Grugliasco.
Romero a inizio della passata stagione non era il campione di oggi. Aggressivo e attento sull'uomo lo è sempre stato, ma grazie a quanto fatto con l'Atalanta, l'argentino ha sistemato un po' di difetti e ha spiccato il volo. La stessa cosa può farla Demiral. Martedì con il Sassuolo un paio di sbavature potevano costare molto care, ma nel complesso la sua gara è stata positiva e ha messo in mostra una dote che, per giocare nella Dea, è fondamentale: in marcatura e in anticipo, il numero 28 di Gasperini non molla mai.
Le caratteristiche tecniche dell'ex Juventus sono chiare: se ha un punto di riferimento da attaccare alle spalle e su cui far sentire la sua fisicità, diventa un valore aggiunto molto importante. Di piede e di testa non lesina mai grande volontà e forza per cercare l'anticipo, anche se si trova fuori posizione è generoso e cerca il recupero e a Villarreal, ad esempio, ha fatto vedere di sapersi calare molto bene nella partita anche entrando dalla panchina.
Nonostante sia in Italia da un po', Demiral è un classe 1998 (la stessa di Romero) e quindi il futuro è dalla sua. Con Palomino e Toloi che hanno superato i 30 è chiaro che uno come lui è importante anche in prospettiva. L'Atalanta, con Lovato (2000) e Scalvini (2003), ha già anche messo gli occhi sul futuro, ma Demiral (con Djimsiti) sono due certezze molto importanti del gruppo orobico. Non resta che lavorare, certamente il ragazzo sbaglierà qualcosa ma il percorso è tracciato e va solo percorso. Il tempo e le qualità sono tutte dalla sua parte.