Beni confiscati tra Vercelli e Bergamo a una famiglia rom
Tra ville e terreni si arriva a un milione e mezzo di euro, una cifra sproporzionata rispetto al reddito indicato dall'uomo
Nella mattinata di oggi, mercoledì 29 settembre, la Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito l'ordine del Tribunale di Torino di confiscare i beni di un pregiudicato rom piemontese e della sua famiglia. Come riportato da Prima Vercelli, aveva tentato di occultare un patrimonio da un milione e mezzo di euro, tra abitazioni e terreni, con un sistema di residenze fittizie tra Vercelli e la nostra provincia.
In territorio piemontese ha agito la Guardia di Finanza, confiscando tre lussuose ville e due terreni in provincia di Vercelli, mentre da noi il reparto operativo dei Carabinieri di Bergamo è risalito ai beni intestati a un figlio e due nipoti, che risultavano residenti ad Azzano San Paolo. In realtà, si è poi scoperto, in quelle case ci abitavano delle altre persone.
L'uomo era già noto alle forze dell'ordine per diversi procedimenti penali, che andavano dalle truffe alle estorsioni, ed aveva dichiarato un reddito che è risultato sproporzionato rispetto al valore complessivo dei beni confiscati.
Il Tribunale di Torino lo ritiene tra «i soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose» e l'operazione si inserisce nell'ambito delle attività finalizzate all'aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali.