Pessina è il terzo giocatore più giovane a segnare un gol in Champions con la Dea
Nella squadra di Gasperini tutti partecipano all'azione offensiva e spesso trovano il gol, in Italia ma anche in Europa
di Fabio Gennari
Il fatto che ormai con l'Atalanta abbia collezionato 66 presenze ufficiali, di cui nove in Champions League, può fare pensare che Matteo Pessina sia un giocatore esperto della squadra nerazzurra. Di certo non è uno alle prime armi, ma la carta d'identità dice che è nato il 21 aprile 1997 e che da Campione d'Europa ha deciso la prima gara di sempre giocata a Bergamo con il pubblico nella massima competizione continentale. C'è una curiosità, tuttavia, che incastra il numero 32 azzurro nelle classifica dei marcatori di Champions della squadra di Gasperini: non è il più giovane ad essere andato in gol, bensì il terzo.
Le statistiche degli anni d'oro con il mister di Grugliasco in panchina sono in continua evoluzione, la rete del prodotto del vivaio del Milan è speciale, ma meglio di lui, dal punto di vista anagrafico, avevano fatto Timothy Castagne e Cristian Romero. Il belga, sul campo dello Shakhtar Donetsk due stagioni fa, segnò la rete del vantaggio a 24 anni e 6 giorni, mentre l'argentino fissò il pari contro il Midtjylland dell'anno scorso con la zuccata vincente segnata a 22 anni, 7 mesi e 4 giorni.
Si tratta di indicazioni certamente più importanti per la statistica che per altro, i gol non hanno età e quando arrivano sono sempre ben accetti, ma è significativo che nell'Atalanta di Gasperini non ci siano grandi differenze tra giovani e meno giovani quando si tratta di attaccare la porta. Tornando al campionato, ad esempio, finora hanno portato in dote gli stessi punti sia le reti di Zapata (2 gol contro Fiorentina e Salernitana) che quella di Piccoli (in rete contro il Torino): uno è del 1990, l'altro del 2001. E senza quella chiamata del Var a San Siro, i gol da 3 punti del bomberino bergamasco sarebbero stati due.