Il bilancio della Dea in Champions League? Sono più le vittorie delle sconfitte!
Il primo posto nel girone F non è casuale ma frutto di un percorso da applausi che finora ha regalato più gioie che delusioni

di Fabio Gennari
La vittoria di mercoledì contro lo Young Boys, ottimo viatico, soprattutto mentale, per la super sfida di domenica sera contro il Milan, ha segnato anche un sorpasso importante per l'Atalanta nella massima competizione europea: adesso siamo 8-7 in fatto di vittorie rispetto alle sconfitte, con quattro pareggi a completare un quadro davvero molto positivo.
Dalle parti di Città Alta forse ci stiamo anche abituando bene a sentire la musichetta della Champions, ma bisogna sempre ricordare che il merito più grande è partecipare a certe manifestazioni dopo essersi meritati la qualificazione con un percorso lungo ben 38 giornate. La Dea, da questo punto di vista, merita solo applausi.
Complessivamente, la squadra di Gasperini ha giocato 19 gare nel massimo torneo europeo e il bilancio dice 8 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte con 31 gol fatti e 32 subiti. Per una realtà come l'Atalanta, conquistare punti in 12 sfide su 19 contro avversari di massimo livello è motivo di grande orgoglio, anche per il fatto che più passa il tempo e più la consapevolezza dei giocatori aumenta.
Un altro dato significativo di come anche in Europa la squadra orobica non perda le sue caratteristiche è legato al numero di gare chiuse senza segnare rispetto a quelle portate a termine con la porta inviolata. In ben sei occasioni il portiere atalantino di turno non ha subito gol (Dinamo Zagabria, Shakthar Donetsk, Midtjylland, Liverpool, Ajax e Young Boys) a fronte di appena tre gare in cui l'attacco non ha segnato: è successo contro Dinamo Zagabria, Liverpool e Real Madrid.