Aumenta la mobilità, ma i contagi restano stabili. E i ricoveri in Lombardia calano
Sotto controllo il quadro epidemiologico nazionale, regionale e anche bergamasco. La Lombardia si conferma in zona bianca
Per la prima volta dall'inizio della pandemia, come riportato dall’Ansa, l’aumento della mobilità degli italiani non si sta riflettendo in una crescita dei contagi, segno evidente della validità e dell’efficacia dei vaccini.
Secondo l’ultimo monitoraggio eseguito dall’Istituto superiore di sanità il completamento del ciclo vaccinale previene nel 77,2 per cento dei casi l’infezione, nel 92,6 per cento il rischio di essere ricoverati e, infine, nel 94,9 per cento dei casi tiene alla larga dai reparti di terapia intensiva (lo stesso vale per i decessi).
Questa stabilità nell’evoluzione della curva epidemiologica si ripercuote però in modo positivo sulle ospedalizzazioni, che restano anche per questa settimana sotto controllo. Stando ai dati aggiornati dal Pirellone, in Lombardia è occupato da pazienti Covid solo il 4 per cento dei posti letto in terapia intensiva. Addirittura il tasso d’occupazione dei reparti di area medica è sceso al 6 per cento e l’incidenza è pari a 26 contagi ogni 100 mila lombardi.
A Bergamo l’incidenza è ancora più bassa, scesa negli ultimi sette giorni da 23 a 18 casi ogni 100 mila abitanti. In tutta la provincia, poi, la media giornaliera dei contagi è pari a 29 nuovi casi positivi.
Per quanto riguarda l’impatto dei malati sulle strutture ospedaliere, nel complesso, in Lombardia, venerdì 24 settembre i pazienti in terapia intensiva erano 60 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 414. Dopo una settimana i malati Covid nei reparti di area critica sono 58, ossia 2 in meno, mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari sono nel complesso 365, ossia 49 in meno.