Gasperini: «Abbiamo avuto possibilità per pareggiare, ma il Milan mi ha impressionato»
Gasperini mastica amaro. La sconfitta contro il Milan gli brucia e si vedeva già durante il secondo tempo che il suo umore non era dei migliori: in campo aveva tenuto un atteggiamento insolitamente silenzioso. La squadra non girava come lui avrebbe voluto e la sensazione è che non ci fosse una soluzione a portata di panchina. Poche parole al termine della partita: «Ho visto un Milan forte e veloce, con caratteristiche che in Italia non si hanno. Mi ha fatto una grande impressione. Abbiamo preso un gol dopo 30 secondi e uno a fine primo tempo. In mezzo abbiamo avuto possibilità per pareggiare. Ma i rossoneri sono sempre stati pericolosi nelle ripartenze in una partita che si era messa nel modo migliore per loro. Nel secondo tempo nella mia squadra è subentrata un po' di sfiducia ed è stato sempre più difficile. Non siamo stati fortunati in qualche situazione, come con Pessina. È un periodo un po' così».
De Roon ai microfoni di Dazn ha evidenziato un problema in attacco («Mancano i gol») ma Gasperini frena: «Non abbiamo avuto fortuna in alcune situazioni. Le occasioni ci sono state». Dopo l'uscita di Pessina la squadra è tuttavia parsa macchinosa e poco incisiva. Ancora di più dopo l'ingresso di Muriel e Ilicic. Su questo il mister atalantino non si nasconde: «Non sono al meglio della loro condizione. Con molti attaccanti in campo abbiamo creato meno occasioni del primo tempo». Una parola in più per Ilicic: «Si allena bene, cerca di risalire e non è facile per lui. Stiamo cercando di recuperarlo».
Adesso agli infortunati Hateboer e Gosens e al forfait di Toloi per un risentimento muscolare prima della partita, si è aggiunto l'infortunio di Pessina: «Non ho visto bene, vediamo domani», ha detto il tecnico atalantino. Sugli esterni, invece, poche illusioni: «Il recupero è lungo, si parla di un paio di mesi. Abbiamo delle soluzioni. E il cambio modulo è possibile in alcune partite, ma adesso abbiamo tante certezze, non mi piace molto».