Pessimismo ingiustificato

Ora la classifica conta poco, ma l'Atalanta resta sempre in corsa per i vertici

Se il riferimento è la corsa scudetto, giusto essere delusi. Ma cuore e ragione dicono che la stagione della Dea è tutt'altro che finita...

Ora la classifica conta poco, ma l'Atalanta resta sempre in corsa per i vertici
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di Fabio Gennari

Premessa: in questo momento, dopo sette giornate, la classifica è importante ma non così tanto come in troppi pensano. Ci sono posizioni già abbastanza delineate ma le variabili, con 31 giornate ancora da disputare, sono troppe per considerare chiusi i giochi. Detto ciò, guardiamola in faccia questa classifica: non è mica poi così brutta.

L'Atalanta dopo sette giornate ha 11 punti. La media dice circa 60 a fine stagione, da quando c'è Gasperini a Bergamo le squadre arrivate al settimo posto hanno sempre raccolto dai 60 ai 62 punti. E il settimo posto, dalla scorsa stagione, vale l'accesso (a meno di strani eventi in Coppa Italia) alla prossima Conference League. Quindi ancora in Europa.

Il gruppo di Gasperini vale senza dubbio la possibilità di accedere nuovamente all'Europa. Con tutti i problemi legati agli infortuni e a un ciclo che, bisogna dirselo con onestà, è al tramonto la squadra può fare ancora qualcosa di importante. Perché non ritenere importante un eventuale piazzamento "solo" al settimo posto significa aver perso la misura.

Dipinto lo scenario meno affascinante, guardiamo davanti. La Juventus ha mire di risalita ma intanto è appaiata alla Dea, alla Lazio e al Bologna con 11 punti. La Fiorentina (quinta) è a 12 e la Roma (quarta) e è quota 15. Quindi c'è l'Europa League diretta a un punto e la Champions League a quattro. Ce ne sono ancora 93 in palio. Sensazioni, dubbi, paure, mercato e tutto il resto sono roba buona per ragionare sui giornali, sui social o al bar. Per il risultato finale, invece, contano i punti.

La squadra di Gasperini ha toppato la gara con il Milan e l'amaro in bocca resta a tutti. Ma il campionato non è finito domenica scorsa, c'è una corsa Champions tutta da vivere (l'Atalanta guida il suo girone, non dimentichiamolo) e a gennaio inizia la Coppa Italia (abbiamo giocato due finali negli ultimi tre anni). Manca una vita alla resa dei conti, adesso ci sono due strade possibili: crederci e sostenere la squadra, oppure guardare le partite e preoccuparsi a ogni stop. Ognuno faccia la sua scelta.

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