Impegni sudamericani

Zapata e Musso ancora in Nazionale, a Zingonia solo per la rifinitura di sabato

Gasperini attende il rientro degli ultimi ragazzi ancora via, ma per entrambi dovrebbe esserci la panchina a Empoli

Zapata e Musso ancora in Nazionale, a Zingonia solo per la rifinitura di sabato
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di Fabio Gennari

Gli ultimi due giocatori impegnati con le rispettive Nazionali in giro per il mondo sono i sudamericani Juan Musso e Duvan Zapata. La programmazione delle gare in Sudamerica prevedeva tre impegni nel giro di dieci giorni, fortunatamente nessuno dei due giocatori è stato particolarmente spremuto (solo 45' minuti sui 180' previstiper Zapata, nessuno per Musso) ma i viaggi intercontinentali sono sempre una bella gatta da pelare e le condizioni saranno da monitorare.

Il primo a scendere in campo sarà il colombiano Zapata: alle 23 a Barranquilla i Cafeteros affronteranno l'Ecuador in una sfida molto importante per l'economia del girone. A 15 punti, con un successo la Colombia scavalcherebbe gli avversari di giornata e smuoverebbe la classifica dopo gli ultimi due pareggi ottenuti contro Brasile e Uruguay, entrambi per 0-0. Zapata cerca un gol, non segna da molto con la Nazionale e le critiche in patria sono state pesanti, soprattutto per una facile occasione sciupata contro la formazione di Tabarez.

All'1.30 di questa notte toccherà invece all'Argentina di Musso. Il portiere della Dea dovrebbe restare ancora in panchina contro il Perù nella sfida programmata al Monumental di Buenos Aires. Dovesse davvero andare così, per Musso la tornata di partite si chiuderebbe con tre panchine consecutive e una serie di viaggi impegnativi tra Europa e Sudamerica.

Per entrambi potrebbe esserci poi la panchina domenica a Empoli. Gasperini ha soluzioni alternative, come Muriel in avanti e Sportiello in porta, e poi c'è sullo sfondo la gara in casa del Manchester United che sarà affrontata con tutti i titolari disponibili al loro posto e, nel caso dei sudamericani, con un paio di giorni in più di riposo pieno sulle spalle che permetteranno di superare senza grandi affanni il classico "jet-lag" da rientro in Europa.

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