Intitolata a Paolo Ravelli la Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva del Papa Giovanni
Ha diretto il reparto per nove anni, a partire dal 2010. Ricordato con stima e affetto dai pazienti e dai colleghi, è morto due anni fa dopo una lunga malattia
Paolo Ravelli ha diretto l’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale di Bergamo per nove anni. Aveva iniziato la sua carriera verso la fine degli anni Settanta e prima di arrivare al Papa Giovanni XXIII, nel 2010, aveva lavorato anche agli Spedali Civili di Brescia e al Bolognini di Seriate.
Gastroenterologo apprezzato tanto tra i colleghi quanto tra i propri pazienti, Paolo Ravelli è morto dopo aver combattuto a lungo contro una grave malattia esattamente due anni fa e oggi, lunedì 18 ottobre, gli è stata intitolata ufficialmente l’Unità che ha guidato con competenza e sensibilità.
«Era un medico eccezionale e una persona straordinaria – ha ricordato Stefano Fagiuoli, direttore del dipartimento di Medicina –. Lo adoravano tutti, sia i colleghi che i pazienti. Se ne è andato troppo presto ma l’endoscopia sta continuando nel solco che lui ha tracciato. Ha messo a disposizione di questo grande ospedale le sue conoscenze, ha seminato tanto e stiamo continuando a raccogliere altrettanto».
A raccoglierne l’eredità è stato il dottor Salvatore Greco, per il quale Ravelli è stato «molto di più di un primario. Per me e per tutti i colleghi è stato un maestro, un medico con competenze professionali e con capacità comunicative non comuni, ma anche con una spiccata e unica sensibilità verso i pazienti».
All’intitolazione erano presenti anche la moglie Anna e due dei tre figli. «Sapere che fosse un grande medico e quanto abbia dato all’ospedale e ai pazienti ci riempie di gioia e orgoglio, per noi che l’abbiamo avuto come grande marito e padre – ha commentato il figlio Carlo -. Papà rimarrà sempre presente grazie a questa dedica, oltre che nei nostri cuori, anche nel suo ospedale. Siamo grati a chi ha reso tutto questo possibile».
La targa commemorativa è stata affissa nella sala d’attesa degli ambulatori: «Unità di Endoscopia – si legge - dedicata alla memoria di Paolo Ravelli. Già Direttore di questa Unità, con grande competenza scientifica e straordinarie doti umane si è preso cura dei suoi malati con la medicina, le parole e il sorriso. Ai colleghi ha mostrato il vero significato della dedizione e della passione, lavorando fino alla fine della sua lunga malattia».
La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere l’anno scorso, in occasione del primo anniversario della morte. «Purtroppo la recrudescenza del Covid lo scorso autunno ce lo aveva impedito – ha concluso il direttore generale Maria Beatrice Stasi -, oggi questo ricordo si carica ancor più di affetto e stima. È stato un grande uomo e un punto di riferimento per la nostra attività clinica, in tutti i settori, dalla diagnosi alla cura, in particolare in campo oncologico. Ricordo ancora il nostro ultimo incontro in cui mi parlò di sé, della sua malattia e soprattutto dell’amore verso il reparto e i pazienti. Il suo ricordo è vivido in noi e, ne sono certa, in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo».