Il comico bergamasco Omar Fantini insultato e minacciato per un monologo sui ciclisti
Un suo pezzo nel programma "Honolulu" di Italia1 ha scatenato la furia di molti appassionati dei pedali, compresi ex campioni
Il politicamente corretto ormai non risparmia più nessuno. L'ultima vittima è il comico bergamasco Omar Fantini, che di recente si esibisce nella trasmissione Honolulu su Italia 1. È questo il contesto in cui si è dato adito all'ennesima polemica.
La battuta incriminata? Nel suo monologo sui ciclisti della puntata scorsa, l'esordio è stato: «In primavera sbocciano dal nulla cinquantamila ciclisti maledetti, tutti davanti al cofano della tua macchina che vorresti avere la Mercedes col mirino...». E ancora: «Io ho una proposta, abbiamo quelle regioni che non usiamo come Basilicata e Molise, le recintiamo, le asfaltiamo e li mettiamo tutti dentro belli sereni e loro vanno felici. Risolviamo tutti i problemi, strade libere ed energia pulita per tutta l’Italia, Greta Thunberg ci ringrazia. In più, sono orrendi, sembrano l’insetto stecco, magri magri con la pancia, tutti vestiti attillati».
Un'esibizione simile a quella di molte altre nel corso degli anni, se non che ha scatenato l'indignazione nel mondo del ciclismo, tra gli altri anche del campione e dirigente sportivo Gianni Bugno e dell'ex ciclista Paolo Bettini. Bugno ha reso noto pubblicamente di aver scritto una lettera a Cordano Diagnoni, presidente della Federazione ciclistica italiana (Fci), chiedendo un'azione forte «in difesa» dei tanti ciclisti e cicliste: «Certe volgarità devono essere affrontate – ha affermato nel documento Bugno, riportato dal Corriere Bergamo -: questo cretino è già colpevole, per le sue dichiarazioni, di istigazione a delinquere, facendo un’ironia macabra (pensa a chi ha avuto parenti, vittime di incidenti stradali, e magari figli come tu sai), facendo ridere solo un pubblico “imbecille e telecomandato dalla clap” in una trasmissione condotta da chi non ha saputo dare un limite a certe volgarità».
Neanche Bettini ha particolarmente apprezzato il pezzo di Fantini, ipotizzando su Instagram una sua ignoranza e mancanza di cultura e accusandolo di denigrare alcune regioni italiane rispetto ad altre.
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La risposta del comico non si è fatta attendere, attraverso un video di 12 minuti postato sul suo profilo: «Sono veramente dispiaciuto per la reazione che c'è stata, non me l'aspettavo, chi mi conosce sa che non sono il tipo che fa comicità causando sofferenza agli altri», ha spiegato Fantini. «La battuta sulla Mercedes magari è stata un po' infelice, non era indispensabile e potevo anche non metterla nel monologo. L'ho recitato anche in spettacoli dal vivo, con ciclisti tra il pubblico che mi hanno risposto ma alla fine si sono sempre fatti una risata».
«Rimango convinto che in questo Paese un comico debba essere libero di fare il suo lavoro senza essere messo a tacere o allontanato, come qualcuno ha proposto sui social - ha continuato l'artista, che ha anche inserito nel filmato gli screenshot con gli insulti e le minacce di morte ricevute in rete -. Non pensavo a un'ondata d'odio simile, neanche avessi preso di mira la striscia di Gaza. Sicuramente rivedrò come pesare le mie parole, ma non lo imparo certo da voi».