In Città Alta nasce "Bergamo 900", il museo dedicato alla Bergamo del secolo scorso
Il taglio del nastro il 6 novembre, al Convento di San Francesco. L'ingresso sarà gratuito fino alle 22. Ecco cosa potrete trovarci
Questo fine settimana in Città Alta sarà inaugurato "Bergamo 900", un nuovo museo dedicato al secolo scorso: sabato 6 novembre ci sarà il taglio del nastro al Convento di San Francesco in piazza Mercato del Fieno, con ingresso gratuito fino alle 22.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune di Bergamo, Museo delle storie di Bergamo e Fondazione Banca Polare di Bergamo e intende sperimentare l’esplorazione dal particolare al generale, alla ricerca di quelle storie del territorio, molte delle quali finora mai scritte, che si sono incontrate (o scontrate) con la Grande Storia.
Un vero e proprio mondo narrativo, costruito attorno a quattro chiavi di lettura del 900 – Fatti, Luoghi, Vita e Voci - attingendo a tutti i media possibili: fonti audiovisive, fotografiche, documentarie, orali e materiali. Compresa la viva voce di celebri protagonisti delle grandi imprese culturali, scientifiche, economiche, sociali e sportive, che hanno visto Bergamo protagonista.
I visitatori potranno ripercorrere in quattro sale quasi cent'anni di mutamenti, rivoluzioni, movimenti. La prima è dedicata ai "Fatti": un’installazione video immersiva proporrà al visitatore otto clip, che raccontano il XX secolo attraverso eventi che hanno profondamente segnato la vita della città.
Fausto Asperti, Casello autostradale di Bergamo, 1985 (Archivio fotografico Sestini)
Sbozzatura di un lingotto di 40 tonnellate alla pressa da 3.600 tonnellate all’Italsider, anni ’70 (Archivio L’Eco di Bergamo)
Famiglia con Minitauro Same, 1968 (SDF Archivio Storico e Museo SAME, © Pepi Merisio)
Curva sud dello Stadio Comunale di Bergamo, fine anni’50 (Archivio fotografico Sestini)
Muratori al lavoro con sacchi di cemento Italcementi, anni ’50-’60 (Archivio fotografico Sestini)
Treno elettrico Breda alla stazione di Clusone, anni ’50 (Archivio fotografico Sestini)
Manifestazione per la difesa dei posti di lavoro alla Filati Lastex, 1974-1975 (Archivio L’Eco di Bergamo)
Mortaio da 240L in trincea sul fronte macedone, 1918 (Archivio fotografico Sestini)
Fausto Asperti, Famiglia su una Vespa, Bergamo 1961 (Archivio fotografico Sestini)
Nella seconda sezione, la storia parla attraverso la geografia: una grande mappa tridimensionale e interattiva, estesa fino a quasi 6 metri, è lo strumento per interrogare direttamente i "Luoghi" della città e della provincia di Bergamo, decifrando i segni della Storia.
Nella terza sezione, il racconto passerà attraverso le "Voci": 23 box di oggetti iconici e altrettante testimonianze orali evocano le storie della vita di Bergamo, rimandando a personalità, aziende e istituzioni, scelte perché rappresentative di tratti identitari del territorio bergamasco, ma che spesso hanno conquistato una dimensione nazionale e internazionale.
A completare un’imponente linea del tempo, che corre lungo i 22 metri dello spazio espositivo e fa da cornice a tutto l’allestimento. Attraverso i decenni il visitatore può scoprire i cambiamenti della "Vita" a Bergamo e provincia: dati demografici, economici e culturali; fotografie che mostrano i volti e i costumi di donne e uomini tra vita privata e collettiva. A chiudere il percorso, 100 anni di storia bergamasca raccontata attraverso le prime pagine del principale quotidiano locale: L’Eco di Bergamo, da sfogliare in un grande touch screen dal gennaio del 1900 al dicembre del 1999.
Per chi fosse interessato c'è anche l'occasione, comprando un unico biglietto, di visitare Bergamo 900, il Museo della fotografia Sestini, le mostre temporanee e i chiostri. Nei primi mesi di apertura, inoltre, il biglietto promo “Speciale apertura” sarà al costo di 7 euro (ridotto 5 euro, gratuito fino a 18 anni). Per maggiori informazioni si può anche visitare il sito dedicato (www.museodellestorie.bergamo.it).