Cellulari spenti e menù Ser.Car: i retroscena di quando Gori porta la sua squadra in ritiro
Venerdì 5 novembre tutti davanti a un grande Excel con elencati obiettivi e risultati. Un confronto minuzioso fra sindaco e assessori (con replica l'1 dicembre)
Tutti in ritiro. Non in un monastero questa volta (si è guastato il riscaldamento al Matris Domini di via Locatelli, luogo delle ultime giornate di full immersion), ma al centro per la Famiglia di via Legrenzi, dietro l’Esselunga di via Corridoni. Sindaco e Giunta si sono chiusi qui venerdì scorso per verificare l’attuazione delle linee di mandato dell’Amministrazione, una sorta di ricognizione sugli obiettivi e le attività del Gori-2. Una verifica interessante, soprattutto alla luce dell’emergenza Covid: il timore che il virus e le conseguenti limitazioni avessero interrotto il cammino appariva più che fondato alla vigilia del “ritiro”, ma la ricognizione della scorsa settimana ha rasserenato gli animi.
Il ritiro funziona così: telefoni senza suoneria, non si può rispondere alle telefonate, al massimo solo ai messaggi. Tutti intorno a un tavolo, sullo schermo un grande Excel con tutti i punti del piano di mandato costruito all’inizio dell’amministrazione e ampliato nel corso dei mesi passati. Oltre al sindaco e agli assessori di solito sono presenti anche il capo di gabinetto Christophe Sanchez, il portavoce Francesco Alleva. Ogni assessore racconta il suo lavoro, a che punto è l’attuazione di ogni singola attività e la previsione (se è conclusa, se è in corso). Gli altri assessori e il sindaco chiedono, commentano, aggiornano i temi in discussione. Insomma, un lavoro lungo: infatti, una giornata di ritiro non basta mai e c’è sempre bisogno di un secondo round (già in agenda, il 1 dicembre).
Oltre alle tante attività già avviate o concluse, tra gli argomenti anche il recente provvedimento del Governo che potrebbe adeguare i compensi degli amministratori locali in tutto il Paese. Qualche momento più acceso degli altri, ma la sensazione è che il gruppo ormai sia rodato, seppure con qualche eccezione, con uno o due assessori un po’ più isolati, nelle posizioni, rispetto al resto del team.
Unico momento in cui l’uso del cellulare è consentito è quello della pausa pranzo: tra una telefonata e l’altra, a essere servito è stato il menu delle mense scolastiche, realizzato dal fornitore del Comune Ser.Car. con lasagnette, vitello con le patate, la torta di mele (di quest’ultima, pare che l’assessore Brembilla sia stato particolarmente contento). Conclusione dei lavori nel tardo pomeriggio, solo perché sindaco e assessore Ghisalberti erano impegnati nell’inaugurazione del Museo del 900 in Città Alta (e anche su questo, sindaco e assessori, hanno tirato una riga sul file Excel che condensa il futuro della nostra città).