L'Atalanta recupera quasi tutti, le altre perdono pezzi: come cambiano gli equilibri
La squadra di Gasperini ha tenuto botta nonostante le assenze e adesso sono le rivali a dover correre ai ripari
di Fabio Gennari
Adesso la situazione si sta ribaltando. Nel momento peggiore, durato almeno 2-3 settimane, mister Gian Piero Gasperini ha dovuto rinunciare a ben sette giocatori che si possono senza dubbio considerare titolari. Toloi, Djimsiti, Demiral, Palomino, Gosens, Hateboer e Pessina sono da considerare dei titolarissimi, l'Atalanta ha fatto punti importanti anche senza di loro ma è chiaro che riaverli quasi tutti a disposizione fa una grande differenza.
Dopo la sosta, salvo brutte sorprese, Gasperini potrà contare su quasi tutti i titolari, a eccezione di Robin Gosens, che ne avrà ancora per almeno tre settimane. Ma quello che conta di più è che la Serie A ripartirà in un contesto molto più allineato a livello di assenze per infortuni muscolari, con un po' tutte le squadre di vertice che devono fare i conti con ko più o meno pesanti. Dai ritiri delle nazionali, infatti, arrivano novità negative per molti allenatori, che dovranno fare di necessità virtù in vista della rincorsa di fine anno.
L'Inter, +3 sull'Atalanta, deve valutare a fondo le condizioni di Dzeko, De Vrij e Bastoni, la Lazio ha fuori Immobile, la Juventus attende di ritrovare Dybala e non potrà contare su Chiellini, mentre la Roma non potrà contare su Kumbulla e Vina, con Spinazzola sempre ai box e anche Pellegrini acciaccato. Quando non si tratta di uomini di primo piano si parla comunque di alternative che in un momento con il calendario così compresso potrebbero davvero essere preziose: averle o non averle almeno in panchina rappresenta una grande differenza.
Nonostante il periodo appena passato, con un numero di assenze che nessuno ha finora fatto registrare, l'Atalanta ripartirà dallo Spezia forte dei 22 punti in 12 giornate e del quarto posto in classifica. La speranza di tutto l'ambiente è che nelle prossime giornate si possa fare un ulteriore scatto in avanti, con l'obiettivo di arrivare alla sosta di fine andata mantenendo il contatto o magari allungando sulle inseguitrici: quella degli infortuni è una ruota che gira.