Nuove rastrelliere in città, e in futuro le biciciclette avranno i loro armadietti
Ognuna mette a disposizione dalle 6 alle 10 postazioni, per un numero di posti per le biciclette che oscilla tra 216 e 360 stalli
Da Colle Aperto al cimitero, da Celadina a Redona, passando dallo Stadio al centro città. Lungo le strade di Bergamo hanno fatto la loro comparsa 36 nuove rastrelliere: ognuna mette a disposizione dalle 6 alle 10 postazioni, per un numero di posti per le biciclette che oscilla tra 216 e 360 stalli.
Palazzo Frizzoni ha installato questi moduli tra le giornate di mercoledì 17 e giovedì 18 novembre, anticipando di qualche settimana l’apertura della nuova velostazione di piazzale Marconi, infrastruttura che il Comune di Bergamo sta ultimando e che sarà probabilmente gestita, a partire da dicembre, dall’associazione Pedalopolis, unico soggetto ad aver risposto alla manifestazione d’interesse.
Il prossimo passo previsto dall’Amministrazione per potenziare l’offerta di posteggi per le due ruote è l’installazione dei bike-box, ossia di armadietti dove i ciclisti possono riporre i propri mezzi. Saranno posizionati in diversi punti della città, anticipando il lancio di una campagna di comunicazione per la promozione della mobilità dolce.
L’obiettivo di Palazzo Frizzoni è duplice: sostenere la mobilità dolce per ridurre il traffico e il trasporto privato in città. Un obiettivo cui convergono anche i tanti interventi di realizzazione delle corsie ciclabili, i lavori di costruzione della pista ciclabile che taglierà la città da est a ovest, da Curno-Treviolo fino a Seriate, e, soprattutto, l’imminente avvio del nuovo servizio di bike sharing BiGi, potenziato con stazioni in tutta la città (fisiche e virtuali) e biciclette a pedalata assistita per arrivare fino in Città Alta.
«Giungono a compimento in pochi mesi tutte le progettualità che abbiamo messo in lavorazione nell’ultimo anno, pensate dopo la prima fase della pandemia – commenta l’assessore alla mobilità Stefano Zenoni - L’insieme di queste azioni punta a consolidare la spinta che ha registrato in questo periodo la mobilità sostenibile, gettando le basi per un 2022 di grandi cambiamenti».