«Il ritorno a casa è dritto senza fermarsi»: la variante di Zogno promossa dai valligiani
La mattina invece permangono i disagi dovuti alle forche caudine dei Ponti di Sedrina e alla rotonda di Arlecchino a Villa d'Almè
di Giambattista Gherardi
È aperta dalla mattinata di lunedì 8 novembre e dopo aver fatto tanto discutere per una buona ventina d’anni (tanti ne sono serviti per progetto e costruzione), la variante di Zogno è stata sostanzialmente promossa. La nuova strada propone, come noto, un inedito tracciato in quota di circa 4,4 chilometri e due distinte gallerie che bypassano l’abitato di Zogno e lo svincolo di Ambria, per giungere (in senso ascendente) alle porte di San Pellegrino Terme. A oggi, dopo un paio di settimane di utilizzo, le sensazioni più piacevoli sono proprio riservate a chi sale verso la Valle, con traffico scorrevole soprattutto nelle ore del rientro serale di non pochi pendolari.
Una cartina di tornasole è, per esempio, il gruppo Facebook “Viabilità in Val Brembana” cui aderiscono oltre 18 mila membri, con utili indicazioni in tempo reale riguardo code, traffico e incidenti. «Il ritorno a casa - scrive un valligiano - è dritto senza mai fermarsi!! Prima invece si faceva colonna anche a tornare. A scendere, il tempo non è cambiato, prima si rallentava a Zogno, ora si scende più spediti ma ci si ferma di più a Villa, il tempo rimane invariato!! Però nel tornare indietro non ci si ferma più!! Quindi variante approvata!».
Affermazioni fotocopia si moltiplicano ogni giorno e in effetti anche chi scrive ha verificato un misurabile miglioramento risalendo la valle attorno alle 18.30 di un venerdì sera: traffico scorrevole all’imbuto di Ponti di Sedrina/Grotte delle Meraviglie e variante da percorrere tutta d’un fiato (quasi con emozione) in poco meno di cinque minuti. Positivi i riscontri anche per il centro di Zogno, che vive quell’atmosfera da Route 66 (vi ricordate il cartone animato di Cars?) che già era toccata in modo analogo ad Albino, in Val Seriana, dopo l’apertura nel 2008 di superstrada e gallerie. Sicuramente un’aria più respirabile per i residenti, con la sola incognita per gli esercizi commerciali che facevano della statale un utile moltiplicatore di clienti, seppur in transito. Fare acquisti senza assilli di traffico potrebbe però essere una piacevole novità.
Fra i punti a favore della variante anche un aspetto paesaggistico non indifferente, poiché il tratto in quota sopra Ambria, fra le due gallerie, apre agli automobilisti uno scenario davvero suggestivo, specie nelle giornate terse d’autunno. Una sorta di contropartita al venir meno delle “risalite di un tempo”, quando si attraversavano i paesi e si aveva la percezione molto più marcata della progressione di quote, paesi e panorami.
Fra le note negative, come già segnalato dall’internauta di cui sopra, restano invece le criticità (soprattutto mattutine) di chi scende dalla Valle. Le code sui Ponti di Sedrina (...)