In via Gabriele Rosa

Rimproveri e sberle ai bimbi, a processo la titolare di un asilo nido di Bergamo

Gli avvocati difensori negano che i maltrattamenti siano mai avvenuti. La struttura è rimasta chiusa da febbraio dell'anno scorso

Rimproveri e sberle ai bimbi, a processo la titolare di un asilo nido di Bergamo
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Urla, sberle sulle mani, rimproveri, sculacciate e bimbi lasciati da soli a terra a giocare: comportamenti per i quali P. M. M., la titolare dell’asilo nido Girotondo in via Gabriele Rosa a Bergamo, è a processo, accusata di maltrattamenti. Maltrattamenti che gli avvocati difensori negano siano mai avvenuti, tanto che il 90 per cento delle accuse sarebbe senza alcun riscontro.

La vicenda è riportata da Corriere Bergamo e gli episodi che hanno fatto scattare l’indagine risalgono a prima che scoppiasse l’emergenza Covid. L’asilo è rimasto chiuso da febbraio del 2020, non ha più riaperto.

A presentare il primo esposto era stata una coppia di genitori, che si era accorta che di notte il loro figlioletto si agitava e non voleva stare nel lettino, calmandosi solo in braccio. Un comportamento confermato anche da un’altra mamma, che aveva confermato come suo figlio alzasse a volte le braccia davanti al viso per difesa.

Gli agenti della squadra mobile, coordinati dal pubblico ministero Chiara Monzio Compagnoni, prima che le scuole venissero chiuse a causa del Covid, sono anche riusciti a installare nell’asilo per qualche giorno cimici e telecamere. In un filmato si vedrebbe una bimba appoggiata alle sponde del lettino che viene spinta sul materasso, all’altezza della gola.

I giudici dovranno decidere anche se accogliere la richiesta di una delle tre parti civili, di chiamare in causa il Comune di Bergamo come responsabile civile, visto che l’asilo nido è stato accreditato per il metodo montessoriano.

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