Letterine di Santa Lucia legate ai palloncini, la Lav: «Si rinunci, impatto devastante sugli animali»
I palloncini, caduti a terra o in mare, oltre a inquinare uccidono diversi animali che li scambiano per cibo restando soffocati. Le cordicelle possono immobilizzare le ali o il becco degli uccelli, che muoiono di fame
Si avvicina la festa di Santa Lucia, i bambini stanno scrivendo le proprie letterine e come da tradizione, in molti paesi della Bergamasca, soprattutto nelle valli, ci si sta preparando per affidare i desideri a palloncini da liberare nell’aria.
Tuttavia l’iniziativa, per quanto gioiosa, ha pesanti ricadute sul piano ambientale. Per questa ragione la Lav di Bergamo ha lanciato un appello a tutte le Amministrazioni comunali in cui è stata prevista questo tipo di manifestazione, chiedendo loro che rinuncino a tale modalità. «Senza voler nulla togliere all’amatissima tradizione – spiega in una nota stampa -, si è davvero consapevoli del devastante impatto che questi palloncini, una volta ricaduti a terra, avranno sull’ambiente e sugli animali?».
Essendo molto leggeri, i palloncini possono volare anche per centinaia o migliaia di chilometri e ricadere in qualunque luogo, che sia un bosco, una città, oppure un lago o nel mare, rischiando di contaminare zone protette e di uccidere la fauna locale.
Le tartarughe marine possono ad esempio scambiarli per cibo, morendo soffocate o a causa di blocchi del tratto digerenti. «Un recente rapporto di Ocean Conservancy – aggiunge l’associazione a tutela degli animali - ha classificato i palloncini come una delle prime tre forme di rifiuti più letali, al terzo posto dopo le reti da pesca abbandonate e i sacchetti di plastica».
Ma anche le cordicelle che servono per legare le letterine ai palloncini sono pericolose: possono restare incastrate tra le zampe o le ali degli uccelli bloccandoli e rendendo impossibile per loro muoversi e cibarsi. «Delfini, balene, tartarughe e molte altre specie marine – prosegue la Lav -, nonché animali terrestri come mucche, cani, pecore, tartarughe, uccelli e altri animali sono stati feriti o uccisi dai palloncini».
L’elio, inoltre, è un gas utilizzato in tantissimi campi: per raffreddare i magneti superconduttori negli scanner MRI degli ospedali, per procedure mediche salvavita e di diagnostica, per la ricerca di laboratorio, per ventilatori respiratori per neonati e malati. Tuttavia è un gas che sulla Terra è relativamente raro e che, una volta disperso, non è più né recuperabile, né rinnovabile.
«Alla luce di tutto questo – conclude la Lav di Bergamo -, vale davvero la pena trasformare una tradizione gioiosa in un atto che devasta l’ambiente e causa sofferenza e morte per gli animali? È questo sprezzo verso la Terra, e verso chi la abita insieme a noi, che vogliamo trasmettere ai nostri bambini, che già dovranno affrontare le gravissime conseguenze dei cambiamenti climatici e delle devastazioni ambientali causati da comportamenti irresponsabili? Santa Lucia non ha necessità di essere raggiunta in cielo dalle letterine. Le ha sempre raccolte dalle cassettine postali a lei dedicate, dove i bambini le hanno sempre imbucate non con minore fiducia e trepidazione. E, soprattutto, senza che il loro atto arrecasse alcun danno».