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Il grande vantaggio dell’Atalanta? Le certezze del campo vengono prima del risultato

Le vittorie sono importanti, ma nessuno ne è ossessionato a Bergamo. Questo toglie pressione ai giocatori, che giocano liberi

Il grande vantaggio dell’Atalanta? Le certezze del campo vengono prima del risultato

di Fabio Gennari

C’è un fattore, molto importante, che in questo momento rende l’Atalanta diversa e speciale rispetto a quasi tutte le dirette concorrenti per la lotta al vertice. E parliamo di zona Champions, perché oggi sarebbe esagerato volgere lo sguardo ancora più in alto. Ce lo dicono anche le passate stagioni di Gasperini: in cinque anni, l’Atalanta è arrivata quattro volte tra le prime quattro del campionato. Una volta sola questa posizione è valsa “solo” l’Europa League, mentre da tre stagioni di fila i nerazzurri entrano in Champions.

Il grande vantaggio che ha la Dea in questa fase della stagione, e che in generale va sempre considerato quando si parla della squadra di Gasperini, è che dal campo arrivano sempre tante conferme che fanno gonfiare il petto di sogni e fiducia prima ancora dei risultati. Badate bene, non si gioca solo per l’estetica, ma anche per gli obiettivi di classifica ovviamente. Però è molto diverso approcciare le gare avendo come unico fine la mera conquista del risultato finale.

Gasperini e i suoi ragazzi sono sempre stati molto “giochisti”, per questo motivo tutti ci troviamo a esaltare e commentare spesso con grande enfasi (quasi stupore) quelle partite in cui arriva un risultato di misura, magari nemmeno scintillante (sul piano tecnico) o meritato fino in fondo. Questo permette di approcciare le gare sicuri che se l’Atalanta è in giornata può battere chiunque, ma anche che se non lo è può perdere punti contro tutte le avversarie.

Per questo motivo, al netto dei gioielli da preservare in quanto più tecnici, durante i novanta minuti di gioco ci sono quindici uomini da ruotare su dieci posti in campo (portiere escluso) e avere 16-17 titolari come chiede il tecnico diventa decisivo. Il Napoli è forte ma in questo momento gli mancano pedine decisive, l’Atalanta può fare qualcosa di grande ma guai a farsi poi “travolgere” dal risultato. Qualunque esso sia. L’unica strada per continuare a sognare è giocare a pallone. Partita dopo partita. Minuto dopo minuto. Come la Dea ha sempre fatto.