Entro fine anno terza dose a 300 mila bergamaschi. Nuovo hub fuori dal Papa Giovanni
Vicina la media di 10 mila somministrazioni al giorno. All'ospedale verrà allestita una tensostruttura. Notevole adesione dei giovani
di Andrea Rossetti
Sono giorni frenetici in quel di via Gallicciolli, sede di Ats Bergamo. Le novità annunciate la scorsa settimana dal Governo circa le vaccinazioni anti-Covid, con apertura alle prenotazioni delle terze dosi per tutta la popolazione maggiorenne, hanno costretto l’Agenzia a rivedere la macchina, riorganizzare tempi e spazi, in poco tempo. A maggior ragione poiché sono stati decisi anche l’abbassamento del “tempo di pausa” dalla seconda dose alla terza da 180 a 150 giorni e l’introduzione dell’obbligatorietà vaccinale per tutto il personale scolastico (docente e non docente) e per le forze dell’ordine dal 15 dicembre.
Terze dosi, tantissime prenotazioni
La risposta è stata eccellente. A confermarlo, come sempre, sono i numeri: dalla mattina di ieri, 2 dicembre, fino al termine dell’anno ci sono a disposizione 233.148 appuntamenti per le terze dosi e le prenotazioni già effettuate sono 170.019. Ciò significa che ci sono ancora oltre 63 mila posti a disposizione negli hub del territorio. Il direttore di Ats, Massimo Giupponi, ha affermato nei giorni scorsi di voler raggiungere almeno diecimila somministrazioni al giorno, una media che era stata stabilmente raggiunta nei momenti più caldi della prima fase della campagna vaccinale, e si può dire che l’obiettivo verrà presto centrato: Ats rende noto che il 15 dicembre ci saranno disponibili ben 10.500 slot prenotabili. Si tratta del picco, per ora. Il ritmo delle somministrazioni, comunque, sarà sempre elevato: basti pensare che per ciascuna delle prossime domeniche (5, 12 e 19 dicembre) ci saranno a disposizione circa seimila appuntamenti.
Antonio Sorice, coordinatore della campagna vaccinale di Ats, spiega: «Questi numeri, raggiunti negli ultimi giorni in seguito alle novità comunicate dal Governo, sono la dimostrazione dell’enorme lavoro che si sta facendo sul territorio, in particolare nei centri vaccinali. Non bisogna dimenticare, infatti, che il personale sanitario non è interamente concentrato sulle vaccinazioni, ma porta avanti anche l’attività medica “normale” e sta gestendo la quarta ondata. Vanno fatti i complimenti, dunque. Così come vanno ringraziati i volontari della Protezione Civile, che ci stanno dando un aiuto enorme, e le cooperative dei medici di medicina generale, che si stanno rivelando fondamentali».
I numeri da qui a fine anno
Sorice sottolinea come «dopo l’apertura alle terze dosi per la popolazione over 18, si è registrato un picco di prenotazioni. Come già accaduto la scorsa estate, anche in questo caso la popolazione più giovane della provincia sta dando una grande dimostrazione di senso civico. I numeri riscontrati dal 30 novembre a oggi dimostrano che c’era attesa e, cosa ancor più importante, gli hub vaccinali hanno risposto in modo soddisfacente alle richieste, dato che abbiamo raggiunto in poche ore oltre 170 mila prenotazioni».
Attualmente, oltre il novanta per cento della popolazione target provinciale (ovvero con più di 12 anni) ha ricevuto almeno la prima dose; dall’avvio delle terze dosi, in Bergamasca sono state effettuate 122 mila somministrazioni e, come detto, altre 170 mila circa sono già previste da qui alla fine dell’anno. Ciò significa che il 2022 inizierà con circa il 35 per cento della popolazione bergamasca vaccinabile già protetta con tre dosi. Una percentuale elevata se si considera che l’intervallo di 150 giorni tra la seconda e la terza dose costringe una bella fetta di popolazione ad attendere gennaio per poter prenotare la nuova somministrazione.