L'Archivio Cinescatti raccoglie e digitalizza i vecchi film in pellicola "memoria" di Bergamo
Dal 13 al 30 dicembre chiunque risieda in provincia e possieda filmini di famiglia potrà consegnare le proprie pellicole ai responsabili del progetto
I filmati amatoriali ripresi dai bergamaschi sulle pellicole e conservati da privati cittadini, associazioni, enti pubblici e aziende possono diventare «un importante patrimonio per raccontare la memoria di luoghi e persone, da un punto di vista inedito».
Lo sottolinea Giulia Castelletti, responsabile dell’Archivio Cinescatti di Lab 80 film a Bergamo, spiegando le ragioni del nuovo progetto “Altri occhi”, curato dall’Archivio e che prenderà il via lunedì prossimo. Dal 13 al 30 dicembre chiunque risieda nella Bergamasca e possieda filmini di famiglia potrà consegnare le proprie pellicole ai responsabili di Cinescatti: i filmati saranno copiati in formato digitale e diventeranno parte dell’Archivio, che è ormai il principale riferimento a livello regionale per i cosiddetti film di famiglia, e saranno restituiti gratuitamente ai donatori in copia digitale.
L’obiettivo è di recuperare, digitalizzare e valorizzare veri e propri pezzi di storia ripresi dalle famiglie, che entreranno a far parte della memoria collettiva bergamasca. Chi consegnerà i propri film potrà scegliere se riavere anche l’originale in pellicola e, se lo desidera, potrà essere anche intervistato dai responsabili dell’Archivio per dare voce ai ricordi che le sue pellicole conservano.
“Altri occhi”, realizzato con il patrocinio di Comune e Provincia di Bergamo, oltre che con il contributo di Regione Lombardia, prevede la digitalizzazione delle immagini conservate sulle pellicole in formato 9,5 mm, 8 mm, Super8 e 16 mm.
«Vogliamo raccogliere la documentazione visiva inedita del nostro territorio – aggiunge Giulia Castelletti -. Questo progetto fa parte di una più ampia iniziativa finalizzata alla salvaguardia dei film amatoriali e di famiglia sia nel bergamasco che nel bresciano, che culminerà nel 2023 con Bergamo-Brescia Capitali italiane della Cultura, quando restituiremo al pubblico la memoria visiva recuperata, che non riguarda solo i luoghi e i cambiamenti da loro subiti col passare degli anni ma anche le consuetudini sociali, le ritualità, le forme di relazione e scambio tra le persone, che a loro volta mutano nel tempo. Dopo essere stata così fortemente segnata dalla pandemia, la nostra comunità potrebbe trovare nel recupero del passato una chiave per rielaborare il dolore collettivo recente. Inoltre questo prezioso patrimonio rimarrà a disposizione di progetti di ricerca, progetti culturali e film in realizzazione: in accordo con le famiglie donatrici, potrà entrare a farne parte».
I materiali possono essere consegnati in due punti di raccolta: la sede dell’Archivio Cinescatti, in via Daste e Spalenga 15 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17,30), e la sala cinematografica Lo schermo Bianco di via Daste e Spalenga 13 (tutte le sere tra le 21 e le 23). Sarà possibile consegnarli anche chiedendo un appuntamento a domicilio, chiamando lo 035.342239, oppure scrivendo a cinescatti@lab80.it, o visitando il sito www.cinescatti.it.