Ex Ismes di Seriate, raggiunto l'accordo per 44 lavoratori. La Cisl: «Intesa complicata»
A fine novembre il Cda aveva approvato il conferimento di un ramo dell'azienda alla Istedil di Guidonia, un’altra società del gruppo
Ai quarantaquattro dipendenti della Cesi, ossia l’ex Ismes, in forza a Seriate verrà mantenuta l’attuale sede di lavoro. Così come i trattamenti economici e normativi individuali applicati, oltre a quelli maturati (quali, ad esempio, ferie e permessi, oltre che il trattamento di fine rapporto), nonché l’anzianità di servizio, stante il passaggio del rapporto di lavoro senza soluzione di continuità.
Sindacati e azienda hanno infatti raggiunto l’accordo sottoscrivendo un verbale dopo l’annuncio, avvenuto il 24 novembre, del conferimento di un ramo dell’azienda verso un’altra società del gruppo, la Istedil di Guidonia. Ai lavoratori interessati sarà mantenuto anche il contratto collettivo nazionale degli elettrici e non quello degli edili, applicato a Guidonia, e sono stati confermati anche la contrattazione di secondo livello e tutti i trattamenti applicati.
«Vi sono stati alcuni momenti di tensione – spiega Carlo Meazzi, della segreteria regionale di Flaei Cisl -, ma alla fine abbiamo trovato un equilibrio comune. Il difficile arriverà ora con la richiesta di un piano industriale coerente con le prospettive descritte. Nelle verifiche che avverranno entro i prossimi tre anni la questione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento diventerà un passaggio molto delicato».
Nell’arco del triennio 2022-2024, se Cesi spa riassorbisse le attività oggetto della cessione, si valuterà l’opportunità di offrire, nei limiti delle proprie disponibilità, il rientro dei lavoratori trasferiti addetti al ramo odierno. Infine, avverranno nuove assunzioni nell’ambito del contratto nazionale adottato per i lavoratori di attività comparabili nella sede di lavoro di assunzione.
«Per noi la giusta conclusione dovrà essere l’applicazione del contratto degli elettrici per tutti i lavoratori della nuova società – conclude il sindacalista -. La valorizzazione della sede di Seriate dovrà concretizzarsi non solo con il rilancio del marchio Ismes, ma con una crescita autorevole di figure professionali all’altezza della sfida, anche con la valorizzazione delle professionalità presenti».