Atalanta-Roma è anche Gasperini contro Mourinho: due filosofie opposte di calcio
Si affrontano due allenatori che hanno un palmares molto diverso, così come diverse sono le filosofie di gioco
di Fabio Gennari
Con Porto, Chelsea, Inter, Real Madrid e Manchester United, il conteggio riferito ai trofei messi in bacheca da Josè Mourinho dice due Champions League, due Europa League, otto scudetti e otto Coppe nazionali o di Lega. Un totale di ben venti titoli per lo "Special One". Il confronto di domani (sabato 18 dicembre, ore 15) con Gasperini, da questo punto di vista, è impari: il Profeta di Grugliasco non ha mai conquistato nessun titolo importante in carriera con Genoa e Atalanta, ovvero le due squadre che ha allenato (e sta allenando) per più tempo.
Senza dubbio non è possibile paragonare le due carriere, Mourinho è uno dei più importanti allenatori europei, ma proprio per questo motivo fa specie vedere che le due rispettive squadre hanno grande distanza di punti in classifica (ben 9) e sono tutti a favore dell'Atalanta. Il lavoro dell'ex Genoa al timone dell'Atalanta negli ultimi cinque anni e mezzo è stato finora qualcosa di molto importante, i numeri sono incredibili e basta leggerli tutti assieme per rendersene conto: 262 partite, 139 vittorie, 65 pareggi, 58 sconfitte con 527 gol fatti e 316 subiti.
Quello che rende unico il lavoro di Gasperini è la capacità di far crescere, attraverso il lavoro, tutti i giocatori a sua disposizione. Sono tanti i calciatori che ha allenato in questi anni e che da perfetti sconosciuti sono arrivati a giocarsi partite importanti in Italia e in Europa, con la Dea o con la propria Nazionale. Il lavoro dei due allenatori che domani si scontreranno forse è molto diverso proprio per questo: uno allena campioni, l'altro li alleva. Non è solo una consonante a cambiare, ma un lavoro molto, molto più profondo.
La domanda, a questo punto, diventa spontanea: è più bravo un allenatore che vince lavorando nelle grandi squadre o uno che contribuisce in modo clamoroso e totale alla trasformazione di una squadra da compagine che galleggia tra Serie A e Serie B a protagonista fissa in Europa? Per certi versi, la valutazione è soggettiva, ma essendo il calcio uno sport di squadra e dipendendo i risultati anche dal livello dei giocatori a disposizione è chiaro che incide molto la capacità di far crescere questi ultimi. In questo senso, mister Gasperini è oggettivamente un punto di riferimento per tutti.