Brutta botta per l'Atalanta, a Bergamo passa la Roma 4-1 (Mourinho stravince sul Gasp)
Si ferma a dieci risultati utili consecutivi la striscia positiva della Dea. Il tecnico portoghese vince nettamente la gara dal punto di vista tattico
di Fabio Gennari
Cade dopo 10 partite e 6 vittorie consecutive la serie d’oro dell’Atalanta. A Bergamo vince la Roma con un netto 4-1, i giallorossi passano grazie ad Abraham (doppietta), Zaniolo e Smalling, mentre la Dea riesce solo a riaprire i giochi nel recupero del primo tempo con Muriel. I 3 punti sono meritati, Mourinho vince la gara soprattutto sul piano tattico e la dimostrazione delle difficoltà odierne dei bergamaschi è tutta nel cambio Muriel-Djimsiti dopo mezz’ora di gioco e con la Dea già sotto 2-0. Peccato, ma il vantaggio sul quinto posto resta.
La gara si apre subito con il gol del vantaggio della Roma, una rete che però che pare irregolare: Abraham si lancia su una palla in profondità e tocca il braccio di Djimsiti, sbilanciandolo. Irrati non interviene e sul contrasto tra l’inglese e Hateboer la palla schizza alle spalle di Musso. L’impianto tattico di Mourinho è comunque efficace e lascia di sasso la Dea: al 27’ Zaniolo raddoppia su una ripartenza e alla Dea restano solo alcuni rimpianti per due belle parate di Rui Patricio su Djimsiti e Toloi. Alla mezz’ora, con Muriel per Djimsiti, Gasperini passa al 4-2-3-1, con proprio il colombiano che nel recupero del primo tempo segna il gol del 2-1 che riapre tutti i giochi (decisiva la deviazione di Cristante).
A inizio ripresa, Malinovskyi (subentrato a Ilicic nel riposo) va vicino al pareggio su punizione e a metà ripresa il 2-2 lo segna Zapata ancora con deviazione di Cristante, ma dopo consulto con il Var il direttore di gara Irrati annulla giustamente per fuorigioco di Palomino sulla traiettoria del pallona. La Roma resta avanti. Anzi, i giallorossi nell’ultima parte della gara segnano ancora con Smalling (Musso è colpevolmente piantato sulla riga di porta) e ancora Abraham (destro sul palo lontano). Il risultato non cambia più e per la Dea arriva il terzo stop interno del campionato. Peccato, le speranze erano altre, ma quando l’avversario si dimostra più forte è giusto riconoscerlo e guardare avanti. La stagione è ancora, ci sarà tutto il tempo di riscattarsi.
Atalanta-Roma 1-4
Reti: 2’ e 82’ Abraham (R), 27’ Zaniolo (R), 45+2’ Muriel (A), 72’ Smalling (R)
Atalanta (3-4-1-2): Musso, Toloi, Palomino, Djimsiti (34’ Muriel), Hateboer (78’ Zappacosta), de Roon, Freuler, Pezzella (78’ Maehle), Pasalic (64’ Miranchuk), Ilicic (46’ Malinovskyi), Zapata. All. Gasperini
Roma (3-5-2): Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibanez, Karsdorp, Mkhitarian (88’ Calafiori), Cristante, Veretout (91’ Kumbulla), Vina, Zaniolo (70’ Shomurodov), Abraham (91’ Bove). All. Mourinho.
Arbitro: Irrati di Pistoia
Ammoniti: 8’ de Roon (A), 9’ Zaniolo (R), 50’ Ibanez (R), 74’ Mancini (R)