Dossena, si tirano i cavi e si poggiano le pedate del ponte tibetano sospeso sulla cava
La passerella sarà lunga 505 metri e sorvolerà la cava di gesso fino a raggiungere un’altezza massima dal suolo di 120 metri
Qualche mese ancora, poi i turisti che visiteranno Dossena potranno vivere un’esperienza adrenalinica unica. Dopo la posa, la scorsa estate, delle basi di partenza e di arrivo, adesso i lavori per la costruzione del ponte tibetano si concentrano sul fissaggio dei cavi e sull’installazione delle pedate.
La struttura collegherà il centro del paese con il roccolo della "corna bianca" e sarà la più lunga al mondo a campata unica (ossia senza tiranti laterali) e a pedata discontinua. La passerella sospesa, infatti, sarà lunga 505 metri e sorvolerà la cava di gesso fino a raggiungere un’altezza massima dal suolo di 120 metri. L’obiettivo è di riuscire a inaugurarla entro la prossima primavera o estate, aprendola ai primi viaggiatori.
Dall’alto del ponte si potrà godere di una vista mozzafiato sulle principali vette delle Orobie: passeggiando si potranno ammirare i paesaggi suggestivi delle Prealpi e le vette dei monti Grigna, Gioco, Alben e Arera, fino al fondovalle di San Pellegrino. Per attraversare il ponte, però, si dovrà indossare un’imbracatura con un moschettone, collegato a una cosiddetta linea-vita.
La sua costruzione, in parte finanziato grazie a un contributo di Cassa depositi e prestiti, rientra in un più ampio piano di rilancio del turismo a Dossena e della Val Brembana, ideato da quattro giovani del paese che hanno elaborato un progetto da 10 milioni di euro, appoggiato da Regione Lombardia.