Il modo migliore per inaugurare il sesto anno d'oro
di Xavier Jacobelli
E con questa sono nove. Nove vittorie in trasferta in undici partite, le altre due sono state pareggi. Allargando lo sguardo all'ultimo campionato, la serie positiva esterna si allunga a 17 incontri senza sconfitta. Alla faccia del Covid.
Se c’era un modo per ripartire alla grande nel 2002, l’Atalanta ha scelto il migliore. Inoltre, anche i due gol di Muriel suggellano una prestazione all'altezza delle ambizioni bergamasche e assumono un valore particolarmente corroborante per il fortissimo attaccante colombiano, smanioso di lasciarsi alle spalle l’altalenante prima parte della stagione condizionata dall'infortunio accusato in fase d'avvio.
È evidente: nessuno misconosce le difficoltà di organico dei friulani, decimati dai contagi, ma anche l’Atalanta nell'ultima settimana aveva lamentato cinque casi di positività e sappiamo bene come, da due anni a questa parte, la pandemia sia la convitata di pietra in casa di ogni squadra.
Rispetto a un anno fa, dopo 20 partite giocate l’Atalanta conta 5 punti in più. L’attacco ha già segnato 44 reti (Pasalic è all'ottavo centro stagionale) e nelle ultime otto gare di campionato, la squadra ha inanellato 6 vittorie,1 pareggi, 1 sconfitta realizzando 22 reti e subendone 9. La scioltezza con la quale la squadra è passata a Udine è un segnale positivo che la Dea ha lanciato a se stessa e alle rivali nella corsa scudetto, rammentando come debba essere recuperata la gara non disputata con il Torino, sebbene non sappiamo ancora quando e, a giudicare dal calendario intensissimo dell’Atalanta, si presuma ancora per lungo tempo l’asterisco l’accompagnerà
in classifica. Tant’è. Ciò che conta è andare avanti, partita dopo partita, sempre più consapevoli della propria forza e quando arriverà Boga, l’allenatore avrà un’altra carta di giocare su tre fronti che lo vedono in lizza.
A proposito: mercoledì a Bergamo, i nerazzurri debutteranno in Coppa Italia affrontando il Venezia, oggi travolto in casa dal Milan. Per due volte nell’arco delle ultime tre edizioni, l’Atalanta è arrivata in finale, sfiorando quel trofeo che ha vinto per la prima e ultima volta nel ’63. Il 6-2 di Udine è il punto di partenza per un anno che possa premiare il ciclo gasperiniano. Unico e raro, per ciò stesso inestimabile.