Aggredisce medico che non gli ha fatto dire addio alla madre in fin di vita: risultava positivo al Covid
I fatti in una Rsa di Vimodrone: l'uomo diceva di avere l'esito di un tampone negativo, ma l'Ats non aveva ancora dato il "via libera"

Un caso emblematico, quello avvenuto nei giorni scorsi a Vimodrone (Milano) e raccontato dai colleghi di PrimaLaMartesana: un uomo voleva dire addio alla madre morente ricoverata in una Rsa, ma risultava essere ancora positivo al Covid e quindi non è stato fatto entrare. Per questo ha aggredito il medico dell'Istituto geriatrico Redaelli, la cui direzione ha commentato: «Comprendiamo il dolore, ma la violenza è inaccettabile».
La struttura di ricovero per anziani aveva contattato telefonicamente i familiari dell'anziana, spiegando loro che la parente era in gravi condizioni e in fin di vita. Ma quella che doveva essere una visita si è trasformata in un parapiglia, con un medico finito a terra nella colluttazione (ha riportato fratture costali multiple) e l’intervento della Polizia Locale di Vimodrone e dei Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni, con l’intento di calmare gli animi. I fatti risalgono al pomeriggio di lunedì 10 gennaio.
Il figlio della degente, a seguito del controllo in reception, è risultato ancora positivo al Covid, anche se asintomatico. Doveva quindi rimanere a casa per completare il periodo di isolamento, nonostante con sé avesse portato l’esito di un tampone che, a detta sua, confermava l’avvenuta negativizzazione. Ats, però, non aveva ancora ufficializzato il "via libera". Da qui l’inizio della lite violenta.