Nuovi alberi "anti smog" nei viali e nei parchi di Bergamo: dal Comune 500 mila euro
La giunta comunale ha anche dato il via libera a un piano di manutenzione straordinaria delle alberature dal valore di 500 mila euro
In parchi, aree verdi, viali e scuole di Bergamo verranno piantati alberi “anti smog” che, grazie alla conformazione della pagina fogliare, hanno la capacità di trattenere le polveri sottili e metabolizzare l’anidride carbonica.
È l’ultimo piano di potenziamento del patrimonio arboreo cittadino approvato dalla giunta comunale, per il quale è previsto un investimento di 500 mila euro. «Il progetto per il 2022 prevede la piantagione di quasi 2 mila nuovi alberi di buone dimensioni – commenta l’assessore al Verde pubblico Marzia Marchesi -, risulta quindi particolarmente importante non solo per gli aspetti di decoro urbano e di reintegro delle fallanze presenti sul territorio cittadino, ma soprattutto per la questione ambientale, legata alla qualità della vita».
Gli alberi verranno scelti in funzione del luogo in cui verranno piantati (ad esempio se in un viale o nel giardino di una scuola), delle condizioni ambientali, della massima altezza di crescita, delle caratteristiche del terreno e delle temperature stagionali.
In generale le specie migliori rispetto all’ambiente urbano, adottate anche per i prossimi interventi a Bergamo, sono quelle autoctone e della flora locale come il frassino maggiore, l’orniello, il biancospino, l’acero, il bagolaro, il gingko biloba, il gelso, il carpino bianco, il ciliegio, il pero, la quercia, il tiglio, l’ontano e il platano.
Approvato anche un piano per la manutenzione straordinaria
Accanto al progetto riguardante queste nuove piantumazioni, Palazzo Frizzoni ha approvato anche quello esecutivo per la potatura, l’eliminazione dei rami secchi e il contenimento delle chiome delle piante. Anche per questo progetto è prevista una spesa di 500 mila euro.
Il Comune ha effettuato un monitoraggio, individuando una cinquantina di viali alberati e aree verdi sui quali intervenire prioritariamente, anche attraverso l’utilizzo della tecnica del tree climbing, l’abbattimento di esemplari in precarie condizioni fitosanitarie, l’eliminazione delle ceppaie, l’esecuzione di Vta visivi e strumentali per la valutazione delle caratteristiche morfologiche e strutturali dell’albero e l’individuazione di situazioni di potenziale pericolo.