Carenza di medici nelle "zone disagiate", la Regione pensa a un bonus di 6 mila euro all'anno
Una soluzione che potrebbe essere usata quando neanche dopo tre bandi consecutivi si riuscisse a trovare un medico sostituto
La carenza di camici bianchi è una problematica comune a diversi paesi, soprattutto di quelli che si trovano nelle cosiddette “zone disagiate”. Aree dove, per ragioni diverse, risulta meno appetibile lavorare e, quindi, dove è più difficile trovare un dottore che possa sostituire chi va in pensione.
Per questa ragione, una delle possibili soluzioni ipotizzate da Regione Lombardia per ovviare a questa criticità è la creazione di un bonus extra di 6 mila euro all’anno per i medici che accettano di lavorare in queste aree. Una strategia che potrebbe essere usata quando l’Ats non fosse riuscita a trovare un medico sostituto nemmeno dopo tre bandi consecutivi.
In aggiunta a ciò, se il numero di dottori inseriti negli ambiti carenti fosse inferiore alle necessità della popolazione, i camici bianchi potrebbero avere la facoltà di aumentare il proprio massimale fino a duemila assistiti.
In proposito la vicepresidente regionale Letizia Moratti ha anche fatto sapere che la direzione generale Welfare si è mossa a livello nazionale per «chiedere l'introduzione di modifiche all'attuale assetto che limita a 650 il massimale di assistiti in carico ai medici in formazione, per poter concorrere all'assegnazione degli ambiti carenti con una copertura fino a mille assistiti».