Umiliazioni, abusi e violenze, anche con scariche elettriche. Tra le vittime due minori
I fatti tra il 2012 e il 2014. In carcere si trova un 50enne di Almenno San Salvatore che si definiva un santone
Secondo l’accusa era solito riunire periodicamente i propri adepti in alcune abitazioni tra Ascoli Piceno e Fermo, nelle Marche. Qui il santone, un uomo di 50 anni residente ad Almenno San Salvatore, avrebbe sottoposto i seguaci a sedute e riti in cui si sarebbero consumati maltrattamenti, umiliazioni psicologiche e violenze, anche sessuali, ripresi con telecamere in filmati che poi l’avrebbero incastrato.
I fatti risalgono al 2012 e, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbero proseguiti fino al 2014. Il finto santone si trova in carcere ormai da quasi due anni, da quando è stato arrestato dai carabinieri. Ieri (venerdì 21 gennaio), come riporta BergamoNews, sarebbero emersi nuovi dettagli sulle pratiche usate da questa setta degli orrori.
Chiamate a testimoniare in tribunale ad Ascoli Piceno, alcune persone avrebbero riferito che durante le sedute gli adepti, tra cui due bambini, erano sottoposti a prove di resistenza spirituale attraverso il dolore fisico, procurato da scariche di corrente elettrica.
Il cinquantenne, che si definiva una guida spirituale e vantava lauree finte, principale imputato accusato di maltrattamenti e violenze aggravate su minori, si è difeso leggendo un documento in cui respinge ogni accusa a suo carico. A giudizio è finita anche la mamma dei due bimbi, fratello e sorella: il giovane, ora maggiorenne, avrebbe lasciato l’Italia, mentre la ragazza, affidata ai servizi sociali, vive con la madre.