Le gesta di Casanova diventano una grande opera pop (firmata Red Canzian)
Stasera e domani il titolo curato dall'ex bassista dei Pooh al Creberg Teatro. con 35 brani inediti che diventeranno un doppio album
Passano i secoli, ma la potenza seduttiva di un’icona pop del Settecento, l’avventuriero Giacomo Casanova, non viene meno. Poeta, alchimista, agente segreto della Serenissima, latin lover, gran viaggiatore e uomo d’arte, è ancora ben vivo nell’immaginario collettivo. Non c’è tempo in cui non sia stato celebrato e non solo per il suo invidiabile savoir faire con le gentildonne. L’epopea del giramondo veneziano è ora consacrata da un’opera che segue i fasti di “Notre Dame de Paris”.
Si intitola “Casanova Opera Pop”, è un atto d’amore di Red Canzian per i 1600 anni di Venezia e arriva al Creberg Teatro stasera e domani alle 21. E 21 sono i performer in scena, con trentacinque brani inediti scritti dall’ex Pooh.
Ci sono voluti due anni per vedere lo spettacolo sul palco: ha debuttato una settimana fa. «Sono stati due anni molto lunghi e difficili per chi come noi vive delle emozioni procurate dalla musica dal vivo, del salire sul palco per farsi abbracciare dal calore del pubblico – racconta Red Canzian -. Difficili dal punto di vista emotivo e dal punto di vista pratico, per tanti professionisti e collaboratori con i quali eravamo abituati a condividere non solo la passione e il successo ma anche le economie del nostro lavoro. Per questo, quando tutto si è fermato, dopo un primo periodo di incertezza dovuta alla situazione sanitaria e alla necessaria attesa, ho voluto fortissimamente partire con la pre-produzione e la messa a punto di questo progetto su Casanova e sulla città di Venezia che cullavo da anni, senza aspettare di sapere quando i luoghi della musica avrebbero finalmente riaperto e ci avrebbero permesso di metterlo in scena di fronte al pubblico. E la scommessa è vinta: alla riapertura attuale ci facciamo trovare pronti con uno spettacolo che non temo definire maestoso, una produzione tutta italiana, alla quale negli ultimi 20 mesi ha lavorato a pieno regime e con un entusiasmo commovente un team di oltre 50 persone, eccellenze e professionalità altrimenti costrette come tanti del nostro settore a un riposo forzato e doloroso».
L’artwork dell’opera ha una firma di grandissimo prestigio: Milo Manara. Una vera opera d’arte originale, la sua, abbozzata davanti allo sguardo ammirato di Canzian e completata solo pochi giorni fa, nella quale i tratti tipici dei suoi personaggi si fondono con quelli dei protagonisti scelti per interpretare Giacomo Casanova e la sua giovane innamorata Francesca Erizzo.
Nella parte del protagonista, in un’età intorno ai 35 anni, al rientro dall’esilio e strenue difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero, troviamo Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e riuscito a farsi apprezzare anche all’estero negli ultimi anni. Accanto a lui la giovane e già affermata Angelica Cinquantini, volto familiare della fiction televisiva. Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del Doge che la governa, è affidato a gipeto, ovvero il potente e corrotto Inquisitore Pietro Garzoni che senza il minimo scrupolo è pronto a spazzare via con ogni mezzo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida Contessa Von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza.
Con loro in scena, a dipingere il quadro di una Venezia la cui storia e salvezza si giocano fra i bácari popolati da varia umanità e i ricchi palazzi del potere, una serie di personaggi dalle sfaccettature diverse. Il cast si completa con 10 ballerini acrobati.