La curiosità

Amadeus e la Val Gandino, quando la famiglia visse a Peia. E a Leffe c’era quello che gli faceva le scarpe…

Corrado e Antonella Sebastiani, genitori del conduttore, hanno vissuto per qualche tempo sulle nostre montagne. E nel negozio Petral di Leffe c'è una foto con dedica...

Amadeus e la Val Gandino, quando la famiglia visse a Peia. E a Leffe c’era quello che gli faceva le scarpe…
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di Giambattista Gherardi

Da martedì 1 febbraio scatta la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo e per il terzo anno consecutivo conduttore principe e direttore artistico sarà Amadeus, pseudonimo di Amedeo Umberto Rita Sebastiani. Una figura molto amata dai telespettatori, che seguono Amadeus sin dagli esordi negli anni ’80 a Radio Deejay e nei diversi quiz e programmi d’intrattenimento (Affari tuoi, Reazione a Catena, I Soliti Ignoti e tanti altri).

Amadeus, pseudonimo di Amedeo Umberto Rita Sebastiani

Quando nel 2020 condusse per la prima volta il Festival di Sanremo ci fu un piccolo “fuoriprogramma” rimasto negli annali: Amadeus scese improvvisamente fra il pubblico e salutò i genitori Antonella e Corrado Sebastiani, accomodati in platea, dedicando alla mamma un bacio carico d’affetto. E’ stata probabilmente una delle rarissime occasioni di visibilità pubblica per i coniugi di origine palermitana, che per impegni legati all’attività di papà Corrado, si trasferirono al nord quando il figlio Amedeo (classe 1962) aveva solo 7 anni. Corrado Sebastiani ha lavorato come istruttore di equitazione in noto circolo ippico di Verona, con le qualifiche di Istruttore Federale di III° Livello e Istruttore specializzato nella sezione scuola cavalli e agonistica cavalli.

Antonella e Corrado Sebastiani in platea a Sanremo nel 2020

Pochi ricordano però che i coniugi Sebastiani per qualche tempo (nei primissimi anni del nuovo millennio) hanno vissuto in Bergamasca, esattamente fra le tante contrade del piccolo paese di Peia, in Val Gandino. Qui sono numerosi coloro che hanno memoria di quella coppia cordiale e riservata, ma un particolare ricordo arriva da Leffe, dove la famiglia Zenoni conserva con emozione una foto con dedica che Amadeus riservò a Ettore, per tutti “Petral”, storico calzolaio con negozio di scarpe vicino alla centralissima piazza Libertà.

L’attività ha festeggiato i 100 anni di storia nel 2021. «Papà Ettore - ricordano Claudio, Maria e Luca - ha dedicato un’intera vita al lavoro, immerso in una socialità d’altri tempi. Se ne è andato nel novembre 2007, pochi mesi dopo aver ricevuto dalla Camera di Commercio di Bergamo una lettera di encomio per la pluriennale attività. Molte persone, a noi addirittura sconosciute, continuano ancor oggi a testimoniare la sua bontà d’animo. Papà Ettore era un grande appassionato di ciclismo e lo ricordiamo attento alle imprese di Bartali (con il quale scattò a Leffe una fotografia), Gimondi e Pantani».

Ettore Zenoni "Petral" di Leffe, morto nel 2007

Fra i clienti dello storico negozio “Petral” ci furono anche i coniugi Sebastiani residenti a Peia, che chiesero a Ettore di sistemare a regola d’arte un paio di scarpe del figlio Amadeo. «Papà era molto orgoglioso del lavoro che aveva completato - ricorda il figlio Claudio - e per questo conservava gelosamente fra le sue carte la foto con dedica (immagine di apertura, ndr) che Amadeus recapitò in negozio, probabilmente attraverso papà e mamma». Ettore si appuntò sotto la dedica i dati anagrafici di Amadeus, per lui semplicemente (e con tanto orgoglio) «il figlio dei Sebastiani».

Da sottolineare che il legame della Val Gandino con il Festival di Sanremo riporta anche a Rosalino Cellamare, in arte Ron, che trascorreva periodi di vacanza a Cirano, frazione di Gandino, con alcuni familiari. Ron nel 1996 vinse il Festival cantando, in coppia con Tosca, la canzone Vorrei incontrarti fra cent’anni.

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