Stop ai rincari: il 17 febbraio la protesta di allevatori e agricoltori in città
Sono attesi in via Tasso e in Porta Nuova a partire dalle 9 del mattino, con trattori e animali al seguito
Il forte rialzo dei prezzi delle forniture energetiche non ricade soltanto sulle famiglie e sulle aziende italiane, ma a cascata anche sui bilanci delle imprese agricole.
Per questa ragione, per salvare il settore agroalimentare e il lavoro, decine di migliaia di allevatori e agricoltori della Coldiretti, con trattori e animali al seguito, giovedì 17 febbraio lasceranno le campagne di tutta Italia e si riverseranno nelle città.
A Bergamo gli agricoltori e gli allevatori sfileranno in via Tasso e in Porta Nuova a partire dalle 9 del mattino. Ma da Palermo a Milano, passando per Cagliari, Piacenza o Firenze sono numerose le iniziative di mobilitazione, che in molti casi coinvolgono l’intera filiera alimentare, dai ristoratori ai camionisti.
«Una situazione insostenibile – si legge in un comunicato pubblicato da Coldiretti - che mette a rischio le forniture alimentari del Paese garantite da 740 mila imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia e ora sono strozzate dalle speculazioni».
Non mancheranno azioni a sostegno delle proposte di Coldiretti per garantire giusti prezzi contrastando le speculazioni, assicurando liquidità alle imprese e sbloccando gli interventi per il settore fermati dalla burocrazia. Ma anche proposte e progetti per cogliere le opportunità che vengono dall’agricoltura, dal biogas al fotovoltaico sui tetti di aziende e stalle.