Il nuovo sito per scoprire quant'è bella Bergamo città
Quattro ragazzi bergamaschi e un progetto che vuole dare nuova linfa ai borghi storici di Bergamo, mettendo in luce soprattutto le botteghe, vero cuore pulsante della nostra città. Di che si tratta esattamente? E loro, chi sono?
Chi sono i quattro. I creatori di Bergamo City Kiwi sono quattro ragazzi poco più che trentenni, Raffaella Algani, Margherita Bonaldi, Fabio Damiani e Marco Quistini. Vengono da formazioni differenti, ma l'intento comune e ammirabile è quello di migliorare la città in cui vivono, a partire dai borghi storici, troppo spesso ricordati solo quando si parla di polemiche e movida.
Che cos’è Bergamo City Kiwi. «Ci piaceva la metafora di questo piccolo volatile in via d'estinzione – ci ha spiegato Marco Quistini – perché rispecchia i tanti negozi rari e preziosi da tutelare che ci sono in città». E così è nata questa «guida sorprendente per i cittadini distratti e i turisti curiosi».
Il territorio interessato – e rappresentato sulla mappa che sta al centro del progetto – è suddiviso in cinque zone topografiche che sono i borghi più caratteristici di Bergamo: Via Pignolo, Borgo Palazzo, Borgo Santa Caterina, Città Alta, Borgo San Leonardo, il Centro. L’intento è quello di dare forma a un'immagine rinnovata della città, plasmare un'alternativa che abbia il suo cuore pulsante proprio nell’artigianato, nell'autenticità, nel rapporto umano.
E anche nella bellezza. Non verranno segnalati infatti soltanto gli esercizi commerciali, ma vi si troveranno anche indicazioni utili per chi decide di camminare tra le vie dei borghi; per dirne qualcuna: una lista di tutte le fontanelle (censite, a piedi, da Gianluca Licata, un ragazzo bergamasco che «ha camminato a lungo per le strade di Bergamo alla scoperta delle meraviglie nascoste»), una sezione che ripercorra tutti i percorsi delle scalette di città alta, e – in futuro – una serie di punti turistici d'interesse dimenticati dalle guide più blasonate. Nella sezione Curiosità, ad esempio, viene ripercorso il tracciato delle scalette, perché – come si legge sulla pagina – «l'essenza della Kiwi Filosofia è dimenticarsi della macchina e andare alla scoperta della città sfruttando al meglio la presenza di questa diversificazione di lastricati pedonali».
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Quanti hanno aderito e a che serve davvero. Il sito web, lanciato il 7 gennaio, per ora vanta la sponsorizzazione di Caffè Poli, ENBIL (Ente Bilaterale Regionale per le aziende del Terziario), Bonaldi Motori e Credito Bergamasco e l’adesione di 42 attività, appartenenti a diverse categorie e localizzate in varie zone di Bergamo: la risposta dei commercianti è stata davvero positiva, a testimoniare la giusta interpretazione di una necessità diffusa.
La maggior parte degli esercenti interpellati (più qualche fornitore interessato) ha espresso infatti il desiderio di avere una vetrina virtuale, in linea con le novità del linguaggio multimediale, per cui non è più sufficiente un sito internet “fatto in casa”. Molti chiedono supporto a livello di immagine, sul web e sui social, per potersi confrontare con i brand più importanti, con i loro mezzi di comunicazione e le loro strategie di marketing all’avanguardia.
Come funziona il sito. Il portale di Bergamo City Kiwi è disponibile sia in italiano che in inglese (nel caso lo vogliano consultare i turisti stranieri). La prima sezione è dedicata alle news e verrà utilizzata come un blog dove pubblicare offerte o prodotti particolari, eventi, una bacheca che garantirà una certa vitalità sia da parte degli utenti che dei commercianti.
La parte nevralgica si trova, appunto, nella sezione dei cinque borghi. All'interno di ogni zona vengono mostrate le vetrine dei negozi che hanno aderito al progetto e ogni attività viene raccontata con una descrizione della bottega e dei suoi proprietari; il tutto corredato di Contatti e ComeRaggiungerci. Gli esercizi sono poi suddivisi anche secondo un criterio di affinità, che li raccoglie e suddivide in sei categorie: Chicche&Prelibatezze, Libri&Cultura, Spizzichi&Spuntini, Arti&Mestieri, Abiti&Sartoria, Shopping. Ampio spazio, dunque, alle attività artigianali più tradizionali, dai liutai ai sarti, fino alla gastronomia.
E per il futuro? Con l'aumento delle adesioni, Bergamo City Kiwi, si propone come una guida alternativa, per riscoprire il piacere di camminare tra vicoli e botteghe, concedersi qualche minuto per visitare un palazzo, una piazza o un monumento meno conosciuto, e valorizzare la città autentica. Può essere una piacevole sorpresa non solo per i turisti, ma anche per i tanti bergamaschi che possono riscoprire bellezze a due passi da casa. Anche perché Expo 2015 sta arrivando, e questo biglietto da visita per Bergamo non ci dispiace affatto.