Bergamo-Brescia Capitali della cultura, Fondazione Creberg restaurerà 3 opere della Carrara
Si tratta di tre dipinti a olio: il “Cristo portacroce e un devoto” del Moretto e i ritratti di Pace Rivola e di Bernardo Spini del Moroni
In vista del 2023, anno in cui Bergamo e Brescia saranno insieme Capitali italiane della cultura, la Fondazione Credito Bergamasco ha scelto di essere nuovamente vicina all’Accademia Carrara, donando il restauro di tre opere fondamentali del patrimonio museale, che verrà condotto nel corso del 2022 dalla restauratrice Delfina Fagnani dello Studio Sesti.
Si tratta di tre dipinti a olio, il “Cristo portacroce e un devoto” di Alessandro Bonvicino detto Moretto e i ritratti di Pace Rivola e di Bernardo Spini, dipinti da Giovan Battista Moroni; due capolavori che faranno salire a diciotto le opere di Moroni recuperate dalla Fondazione, per un totale di 32 dipinti considerando le singole opere componenti i polittici. I due maestri sono profondamente legati: il primo è di origini bresciane, il secondo è nato nella Bergamasca, ma il rapporto di stima reciproca e di grande collaborazione professionale non può che richiamare la relazione tra le due città.
Questa nuova iniziativa si collega ai numerosi interventi, inseriti nello storico rapporto di prossimità alla Pinacoteca, promossi da Fondazione Creberg. Si pensi ai restauri delle sale espositive e di numerose opere, alla catalogazione e digitalizzazione di circa 1.800 dipinti delle collezioni oggi in larga parte fruibili online, all’impegno pluriennale di sostegno alla costituzione della Fondazione Accademia Carrara, alla donazione del riallestimento globale che nel 2015 consentì la ripartenza del Museo dopo un lungo periodo di chiusura per la radicale ristrutturazione.
Recentemente Fondazione Creberg ha sostenuto importanti restauri finalizzati a completare il percorso di alcune sale (Madonna della cintura di Giovan Paolo Cavagna, Trinità con Cristo morto di Palma il Giovane) e a restituire alla pubblica fruizione un corpus di opere precedentemente separate, ossia il Trittico di Locatello di Cariani. Il restauro di due imponenti teleri di Simone Peterzano, appartenenti alla chiesa milanese dei Santi Paolo e Barnaba, ha favorito la programmazione e la realizzazione, in Accademia Carrara, della mostra dedicata a questo importante artista, allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio; infine, dalla collaborazione in occasione dell’affascinante mostra Lo specchio della Città, allestita a Palazzo Creberg nell’ottobre 2019 grazie al prestito, da parte del Museo, di una selezione di ritratti di personaggi bergamaschi eseguiti tra Ottocento e Novecento, è nato il desiderio di donare il restauro della monumentale Antigone di Giuseppe Diotti, che riportato all’originario splendore grazie al lavoro di Delfina Fagnani su commissione della Fondazione è stato ricollocato in autunno nel percorso espositivo della Pinacoteca.