La quarta ondata sta finendo: l'area Pemaf del pronto soccorso del Papa Giovanni è Covid free
Roberto Cosentini, direttore Eas del pronto soccorso: «Oggi ricoveriamo uno o due pazienti Covid al giorno»
Da un numero di accessi sporadici, prima del 23 febbraio 2020, all’esplosione delle richieste ricoveri in pronto soccorso, che ha vissuto un periodo di sovraffollamento senza precedenti. Due anni fa le drammatiche immagini dei malati Covid ricoverati nell'area denominata Pemaf (Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti) del pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII avevano fatto il giro del mondo.
Oggi, venerdì 25 febbraio, questa porzione dell’ospedale è stata nuovamente riaperta ai pazienti che presentano altre patologie ma, durante queste quattro ondate, l’area Pemaf è stata più volte aperta e chiusa per essere dedicata ai malati Covid.
«La quarta ondata ci ha messo molto in difficoltà perché c’era anche quella parallela dei malati non Covid, che ormai affollano tutti i pronto soccorso – commenta Roberto Cosentini, direttore Eas del pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII -. Adesso, grazie a una vaccinazione così diffusa, effettivamente abbiamo un’arma per combattere il virus e, forse, questa quarta ondata ci ha insegnato e ci dice che abbiamo delle buone speranze per il futuro».
Ad oggi il pronto soccorso dell’ospedale ricovera ogni settimana, nel complesso dai 250 ai 300 malati. «Noi ne vediamo la metà – conclude il dottor Consentini -. Per quel che riguarda i pazienti Covid ne ricoveriamo uno o due al giorno».