prevenzione del tumore alla prostata

Dal 14 al 21 marzo in Humanitas Gavazzeni visite urologiche gratuite per gli uomini

Sono circa 37 mila gli uomini a cui ogni anno viene diagnosticato questo tumore. I medici di Humanitas saranno a disposizione anche per l’approfondimento delle disfunzioni sessuali

Dal 14 al 21 marzo in Humanitas Gavazzeni visite urologiche gratuite per gli uomini
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Ogni anno, in Italia, a circa 37 mila uomini viene diagnosticato un tumore alla prostata, il 19% di tutti i tumori maschili. Per questa ragione dal 14 al 21 marzo, nella settimana della “Festa del Papà”, gli specialisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo saranno a disposizione per consulti e visite urologiche gratuite.

I medici di Humanitas saranno a disposizione anche per l’approfondimento delle disfunzioni sessuali, a partire da lunedì 14 marzo, nell’ospedale bergamasco e nelle sedi Humanitas Medical Care di Bergamo, di Almé e di Trezzo sull’Adda. Sensibilizzare in merito all'importanza di una corretta informazione, della prevenzione primaria e della diagnosi precoce è l’obiettivo dell’H-Open Weekend Tumore alla prostata, iniziativa organizzata da Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, a cui aderiscono gli ospedali e i centri medici Humanitas di Lombardia, Piemonte e Sicilia.

Per prenotare una visita è necessario collegarsi al SEGUENTE LINK, oppure attraverso la news pubblicata sul sito www.gavazzeni.it. Il dettaglio di tutti gli eventi promossi da Humanitas sul territorio nazionale è consultabile sul sito di Fondazione Humanitas per la Ricerca.

Il decalogo della prevenzione degli specialisti Humanitas

Nel 90% dei casi, agli stadi iniziali, il tumore della prostata si presenta in maniera asintomatica. Per questa ragione, nella maggior parte dei pazienti, questa neoplasia viene diagnosticata in fase avanzata. Uno stile di vita sano e controlli periodici sono fondamentali per battere sul tempo questo tumore.

  1. Smettere di fumare o evitare di iniziare
  2. Evitare bevande zuccherine e alcolici
  3. Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno
  4. Ridurre il consumo di cibi ricchi di sale
  5. Limitare l’uso di carni insaccate, spesso ricche di grassi
  6. Consumare quotidianamente almeno cinque porzioni di frutta e verdura
  7. Seguire uno stile di vita attivo, con almeno 20 minuti di esercizi aerobici al giorno (camminata veloce, nuoto, ecc.)
  8. Dai 45 anni, è bene eseguire una visita urologica ogni due anni per la diagnosi precoce di patologie benigne o maligne alla prostata, spesso asintomatiche.
  9. Dai 50 anni, si consiglia di eseguire annualmente la visita urologica di prevenzione e la misurazione del PSA, l’antigene prostatico specifico che può essere analizzato attraverso un semplice campione del sangue.
  10. In caso di familiarità, si suggerisce di sottoporsi a visite ed esami dai 40 anni.

Stereotipi e tabù: il 65% degli uomini rimanda le visite

Ancora oggi molti uomini sono riluttanti nel sottoporsi a visite o esami di prevenzione. Una survey dell’istituto americano Cleveland Clinic, condotta nel 2019 su oltre 1.100 pazienti, ha evidenziato che il 65% degli intervistati rimanda le visite «il più a lungo possibile» e oltre un quarto di loro ha dichiarato di «non dire proprio tutto» allo specialista. Di questi ultimi, il 38% degli uomini si giustifica dicendo che il problema “si sarebbe comunque risolto da solo", mentre il 37% non si sente pronto ad affrontare un'eventuale diagnosi, pur sapendo che qualcosa non va.

Rispetto alle donne, quindi, gli uomini paiono meno aperti alla prevenzione. Spesso, alla base ci sono timori di natura psicologica o legati a stereotipi trasmessi sin dalla tenera età: al 41% degli uomini intervistati è stato detto che «un uomo non dovrebbe lamentarsi dei propri problemi di salute». Un atteggiamento che, in molti casi, impedisce di arrivare a diagnosi precoci.

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