effetto della guerra

Prodotti e alimenti a lunga conservazione, nei supermercati è corsa agli acquisti

È la seconda in due anni, dopo quella legata allo scoppio del Covid. Il timore è che la guerra possa mettere a rischio gli approvvigionamenti o far impennare il prezzo di alcuni alimenti

Prodotti e alimenti a lunga conservazione, nei supermercati è corsa agli acquisti
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Pasta, farina, olio (anche di semi), cibo in scatola, pelati e passate in barattolo. Per il momento non ci sono problemi di rifornimenti, ma ciononostante in tanti hanno deciso di portarsi avanti e di correre ad acquistare nei supermercati generi alimentari per riempire la dispensa di casa.

Una corsa agli acquisti, la seconda in due anni dopo quella avvenuta per lo scoppio del Covid, legata alla paura che la guerra fra Russia e Ucraina metta a rischio gli approvvigionamenti, o faccia impennare il prezzo di alcuni alimenti. Il risultato è che s’iniziano a intravedere i primi scaffali “scarni” di beni a lunga conservazione.

Supermercati e catene, così anche come la politica, lanciano messaggi rassicuranti, spiegando che gli approvvigionamenti non sono a rischio e nel frattempo espongono volantini e cartelli vari in cui si indica, in alcuni casi, il numero massimo di pezzi acquistabili. Ma gli acquisti in grande quantità di generi di prima necessità sono anche legati alle raccolte benefiche organizzate per sostenere la popolazione ucraina.

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