l'operazione della finanza

Evadono con false fatture di aziende compiacenti (una bergamasca): in carcere due veronesi

In manette un 53enne e un 51enne. Sequestrato più di un milione di euro. Denunciati quattro prestanome delle aziende "fantasma"

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Due imprenditori di 53 e 51 anni, operanti nel settore del commercio all'ingrosso dei rottami, sono stati arrestati oggi (28 marzo) e portati in carcere dalla Guardia di Finanza di Verona perché accusati di aver evaso il fisco utilizzando fatture per operazioni inesistenti per oltre 4,2 milioni di euro. I finanzieri stanno anche sequestrando quanto sottratto illecitamente dalla coppia alle casse dell’erario, per un valore complessivo superiore al milione di euro.

Come riportano i colleghi di PrimaVerona, il cinquantatreenne era già rimasto implicato in fatti analoghi e arrestato in passato al termine di un’indagine condotta dalla Procura di Brescia; l’altro uomo portato in carcere è suo cugino, con il quale si alternava nella carica di presidente del Cda dell’azienda.

Per frodare il fisco i due facevano affidamento su una rete di aziende compiacenti, che tra il 2017 e il 2019 hanno emesso una settantina di fatture false consentendo loro di evadere le tasse. Una delle società compiacenti si trova in provincia di Bergamo, altre due sono in provincia di Brescia mentre un’altra ditta è del Mantovano: tutte sono risultate essere evasori totali.

Oltre a non presentare le dichiarazioni fiscali, le Fiamme Gialle hanno infatti accertato che quest’ultime imprese, vere e proprie aziende "fantasma", non avevano dipendenti né disponevano di mezzi in grado di trasportare i quantitativi di rottami di ferro venduti solo “cartolarmente”. Le ditte erano amministrate da quattro prestanome che venivano pagati dai due imprenditori arrestati. Uno di loro aveva pattuito addirittura una retribuzione di 3 mila euro al mese, mentre una donna ha confessato di aver accettato la somma di 20 mila euro in contanti. I quattro titolari delle imprese fantasma sono stati denunciati per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti.

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