Sempre più decisivo

Koopmeiners e quel ruolo chiave a ridosso delle punte: con lui il modulo è un dettaglio

L'olandese è ormai una certezza e dimostra che i nerazzurri sono davvero bravi a scovare giocatori importanti in giro per l'Europa

Koopmeiners e quel ruolo chiave a ridosso delle punte: con lui il modulo è un dettaglio
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di Fabio Gennari

Che i giocatori forti debbano scendere in campo senza badare troppo a moduli e schemi è storia abbastanza nota tra gli allenatori. Si costruiscono squadre cercando di dare una particolare impronta tattica ma poi, se l'evoluzione di un giocatore spariglia le carte in tavola, i tecnici più attenti e preparati sanno sempre come trovare nuove soluzioni per sfruttare a fondo la propria rosa. Nei momenti di emergenza, ma anche in quelli dove l'abbondanza permette di fare delle scelte.

Teun Koopmeiners è un grande giocatore, se sia o meno un campione lo dirà solo il tempo. Non va dimenticato che ha 24 anni e prima di esordire in Europa con la Dea era capitano dell'AZ Alkmaar, squadra di medio livello olandese. Ma vederlo giocare è sempre più un piacere e nei ruoli di centrocampo e attacco Gasperini lo ha utilizzato un po' ovunque. Pure da riferimento centrale, ovviamente atipico ma comunque funzionale alla manovra degli orobici.

Con lui in campo, il 3-4-1-2 dell'Atalanta si trasforma facilmente in un 3-5-2, ma anche in un 3-4-3 abbastanza particolare. Prima ancora della sua posizione, sono tempi di gioco e padronanza tecnica a stupire, abbinate a un'intelligenza tattica davvero spiccata. Non è un caso che in questa stagione contro Inter, Juventus, Leverkusen in trasferta e tante altre volte (soprattutto in emergenza) Gasperini gli abbia chiesto un lavoro particolare a supporto dell'azione offensiva.

E si tratta di una particolarità della stagione di Koopmeiners, perché quando è arrivato si parlava di un centrocampista di contenimento (per posizione, non per gol realizzati) che poteva pure adattarsi in difesa. La verità è che Koopmeiners sembra sempre più un tuttocampista in grado di muoversi senza particolari difficoltà in ogni zona del campo. Con lui nel rettangolo verde, de Roon e Freuler possono occuparsi di giocare da centrocampisti puri e anche la tenuta difensiva ne trova beneficio.

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