In questo momento l'Atalanta deve tornare a tirare in porta, la manovra non basta
Servono cattiveria agonistica e maggior precisione per ritrovare la via del gol e provare a essere più pericolosi in avanti
di Fabio Gennari
Maggior possesso palla ma meno tiri nello specchio. Meno pericolosità. Meno sensazioni che da un momento all'altro il pareggio potesse arrivare. Soprattutto dopo un primo tempo in cui il Napoli è salito due volte in area di rigore trovando le due reti del vantaggio. Atalanta-Napoli è un film già visto sugli schermi del Gewiss Stadium: i nerazzurri manovrano e cercano di giocare ma non trovano la conclusione con pericolosità e al primo errore vanno sotto. Che sia di rigore o meno.
La squadra di Gasperini non ha fatto una brutta partita ma non è stata feroce. In certe situazioni, oltre alla precisione e alla tecnica, serve quel qualcosa in più in termini di cattiveria sportiva che troppe volte manca. Perché dobbiamo sempre arrivare in area di rigore con fraseggi palla a terra o dribbling e poi mancare la conclusione? I numeri della gara con il Napoli dicono che la Dea ha calciato 19 volte, di cui solo tre nello specchio: gli avversari hanno fatto sei tiri e tre gol.
Di certo non è il massimo subire gol quasi a ogni tiro pericoloso, ma la forza della squadra orobica è stata sempre quella di offendere prima che di difendere. Scrolliamoci di dosso tutte le paure, cerchiamo di giocare spensierati e a cuor leggero: provarci, provarci e ancora provarci. Al massimo le cose non andranno bene e nessuno in quel caso punterà il dito, ma per costruire qualcosa di grande bisogna essere sfacciati e senza paura.
Un'immagine emblematica che certifica bene come il Napoli abbia vinto facendo pochissimo in avanti e pensando solo a quello che serviva per non subire è nella "heatmap" proposta qui sopra. Più in una certa zona una squadra si muove e gioca, più il colore della mappa tenderà al rosso. L'Atalana ha cercato di coprire tutto il campo con molta più continuità, il Napoli si è praticamente solo difeso. Eppure quando ha attaccato è stato letale.