Domenica 10 aprile

Papilloma Virus, vaccinazioni gratuite al Papa Giovanni per le donne nate nel 1997

Le somministrazioni avranno luogo dalle 8 alle 20 nel centro vaccinale dell'ospedale, in cui potranno recarsi tutte le donne del territorio di competenza dell’Asst

Papilloma Virus, vaccinazioni gratuite al Papa Giovanni per le donne nate nel 1997
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Domenica 10 aprile le ragazze nate nel 1997 potranno accedere gratuitamente e senza necessità di prenotazione alla prima dose della vaccinazione contro il Papilloma Virus (Hpv). In quella sede verranno programmate anche le successive due dosi, che verranno somministrate sempre gratuitamente entro sei mesi.

Le uniche condizioni richieste sono non essere mai state vaccinate per l’Hpv e risiedere nel territorio di competenza della Asst Papa Giovanni XXIII (tutti i comuni degli ambiti della Val Brembana, Val Imagna-Villa d’Almè e i comuni di Bergamo, Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone). Le vaccinazioni verranno eseguite al centro vaccinale allestito presso la tensostruttura nell’area esterna del Pronto soccorso dell’ospedale di Bergamo (accesso da via Brambilla), aperto dalle 8 alle 20.

I Papilloma Virus Umani costituiscono una grande famiglia con circa duecento ceppi diversi in grado di infettare l’uomo: si tratta di uno dei virus a trasmissione sessuale a più alta incidenza nel mondo e l’infezione colpisce sia i maschi sia le femmine. Sebbene nella grande maggioranza dei casi sia transitoria e asintomatica, l’infezione da Papilloma Virus può determinare l’insorgere del tumore della cervice uterina, ad oggi l’unica forma di neoplasia riconosciuta come totalmente riconducibile ad una causa di questo tipo. L’Hpv è inoltre coinvolto nello sviluppo di altri tumori, sia genitali sia extragenitali (in particolare del cavo orale, della faringe e della laringe) e può causare infine la comparsa di lesioni benigne della cute o delle mucose, o ancora di condilomi (escrescenze) a livello delle mucose orali e genitali.

La prevenzione è fondamentale. Esami di screening quali il Pap test ed il test per il Papilloma Virus (Hpv-Dna test) consentono la diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina. «La strategia risolutiva per prevenire il contagio, e conseguentemente tutte le lesioni di cui è responsabile, è la vaccinazione – ha spiegato Simonetta Cesa, direttore sociosanitario del Papa Giovanni XXIII –. Inoltre è dimostrato che una copertura vaccinale intorno al 90 per cento è in grado di eliminare definitivamente il tumore della cervice uterina dalla popolazione di riferimento. Si tratta di un vaccino non obbligatorio ma raccomandato, soprattutto considerata la frequenza di questo tipo di infezioni e le potenziali conseguenze. Ricordiamo poi che la somministrazione è molto sicura e ben tollerata».

In Lombardia la vaccinazione anti Papilloma Virus è offerta gratuitamente a tutti gli adolescenti fra gli 11 e i 12 anni di età, mentre per i ragazzi più grandi è normalmente richiesto un contributo (formula in co-pagamento). In questi casi il protocollo vaccinale prevede la somministrazione di due dosi di vaccino in due mesi. Per chi si vaccina oltre il compimento dei 14 anni di età, il protocollo prevede invece la somministrazione di tre dosi in sei mesi. La vaccinazione contro l’Hpv è sempre disponibile contattando i centri vaccinali dei PreSST e delle Case di comunità. Per maggiori informazioni si può consultare il sito web del Papa Giovanni nella sezione Vaccinazioni.

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